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Allergia al nickel, il vaccino

Un vaccino contro l’allergia al nickel è stato messo a punto dagli scienziati del Policlinico Gemelli di Roma in collaborazione con i colleghi dell’Università di Chieti. Ed è stato già testato su un gruppo selezionato di pazienti.

Una notizia importante per chi soffre di allergia al nickel, senza contare che il preparato non è presentato come ci si aspetterebbe in soluzione iniettabile ma sotto forma di capsule da ingoiare. La ricerca, tutta di stampo italiano, è stata condotta dal professor Domenico Schiavino, il direttore dell’Unità operativa di Allergologia del Policlinico Gemelli di Roma. I risultati dello studio dedicato sono stati pubblicati sulla rivista di settore Annals of Medicine. Per verificare l’attendibilità del farmaco creato, il gruppo di scienziati ha preso in considerazione un gruppo di volontari ai quali era stata diagnosticata l’allergia al nickel e li ha sottoposti all’assunzione del vaccino. La soluzione messa a punto è riuscita a fare assuefare il corpo alla presenza del nickel ed a rendere meno forti se non a far scomparire del tutto le reazioni allergiche a questo metallo pesante.

I risultati ottenuti dai ricercatori all’utilizzo del vaccino hanno mostrato di essere migliori nelle persone che soffrono di allergia sistematica con disturbi gastrointestinali rispetto a quelli registrati nelle persone che al contatto con il nickel sviluppavano una dermatite. Commenta il professor Schiavino:

Il vaccino è risultato efficace nel ridurre i sintomi gastrointestinali e cutanei sistemici (orticaria, eczema disseminato), ma meno risolutivo per quel che concerne la dermatite da contatto. Poiché il nichel è importante per favorire l’assorbimento del ferro da parte dell’organismo, una dieta povera di nichel può causare alla lunga anemia; di qui la necessità, specie nelle donne che già di per sé sono più soggette ad anemie e che sono il sesso preferenziale per l’allergia al nickel, di desensibilizzare il paziente a questo metallo in modo che possa ricominciare a seguire una dieta normale.

Un passo in avanti importante, che può essere sì migliorato, ma che già mostra la sua utilità.

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