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Creme antirughe, cosmetici e non farmaci: FDA vs Lancome

 Le creme antirughe non sono farmaci e dunque non possono agire a livello cellulare per il ringiovanimento della pelle. E’ questo il succo del discorso che la FDA Food And Drug Administration  statunitense rivolge alla Lancome U.S.A.(affiliata L’Oreal, il più grande gruppo di cosmetici al mondo) in relazione alla pubblicità di alcune note creme antirughe. Queste infatti vengono reclamizzate come curative per la pelle, in grado di “stimolare la rigenerazione delle cellule” o addirittura aumentare l’attività dei geni coinvolti. La lettera di richiamo, pubblicata ufficialmente anche sul sito della FDA specifica che se non verranno modificate queste affermazioni (oltre che le etichettature) si provvederà al sequestro dei prodotti dal mercato, sia presso i produttori che i distributori.

Sotto accusa in particolare alcune frasi e particolari prodotti, recensiti dal sito della società di cosmetici, come spiega nel richiamo alla società Michael W. Roosevelt, Direttore dell’ufficio conformità per la FDA:

“Le rivendicazioni sul sito web indicano che questi prodotti sono destinati a incidere sulla struttura o funzione del corpo umano, rendendoli farmaci ai sensi della legge. La commercializzazione di questi prodotti con tali affermazioni viola la legge”.

In pratica quello che si contesta è una sorta di inganno o comunque il rischio che l’acquirente possa essere indotto a pensare che la crema antirughe in questione sia un medicinale e come tale sottoposto ad una serie di autorizzazioni e controlli di efficacia e sicurezza (propri dell’FDA). Cosa non necessaria per i cosmetici. La FDA per legge deve autorizzare l’immissione in commercio dei nuovi farmaci, previa lunga e certificata trafila. Non deve altresì autorizzare nulla in caso di cosmetici, ma solo verificare che non incidano in qualche modo sulla salute dei consumatori (sostanze pericolose, etichettature ingannevoli o incomplete, imballaggi anomali, ecc). Per tali motivi può intervenire anche drasticamente laddove si ritenga una violazione di legge.

E’ anche vero che esistono i farmaci cosmetici (o cosmaceutici), ma questi necessitano delle autorizzazioni di entrambe le categorie e dunque sono soggetti al beneplacito della FDA. I prodotti segnalati non sono tra questi. Con sfumature leggermente diverse la normativa è piuttosto simile anche in Italia. Un caso del genere si è verificato lo scorso Marzo con il prodotto cosmetico per la caduta dei capelli Crescina. Risolto dopo poco com le correzioni publicitarie e di etichettatura.

Fonte: FDA