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Lievito di birra. Contro l’acne, ma non solo

Conosciuto soprattutto per i suoi effetti benefici sulla pelle grassa e acneica il lievito di birra può in realtà essere utilizzato per molti altri scopi sia cosmetici che alimentari, oltre che terapeutici. Costituito da una colonia di funghi microscopici residuo della fermentazione della birra, ma presente anche sulla buccia di alcuni frutti, il lievito di birra è molto ricco di proteine e carboidrati, contiene pochissimi grassi ed è ricco di vitamine del gruppo B soprattutto B1 e B12, oltre che di sali minerali e di oligoelementi come potassio, calcio, fosforo, zinco, cromo, ferro, selenio. Grazie al contenuto di vitamine del gruppo B e di proteine è particolarmante indicato come integratore nelle diete vegetariane che possono risultare carenti di questi principi, mentre i sali minerali ne fanno un ottimo integratore nella dieta degli sportivi. Utile per riequilibrare la flora batterica intestinale, è quindi indicato in caso di colite e di stipsi e per depurare l’organismo.

Come coadiuvante delle terapie mediche convenzionali può essere utile, tra l’altro, anche come disintossicante, come antianemico, grazie al suo contenuto di acido folico, e stimolante delle difese immunitarie. Come già accennato, è spesso utilizzato a fini cosmetici soprattutto per eliminare il sebo in eccesso dalla pelle grassa e tendente all’acne, ma è utile anche per purificare e rendere luminosa la pelle secca. Inoltre, sempre grazie al contenuto di vitamine del gruppo B, ha il potere di rinforzare unghie e capelli favorendone la crescita. Di norma si assume attraverso l’alimentazione ed è disponibile in diversi formati: compresse, tavolette, bustine, ma anche in piccoli dadi. E’ possibile quindi aggiungerlo, grattuggiato o a scaglie, a cibi come minestre e insalate. Ovviamente non va utilizzato in caso di allergia ai lieviti ed è sconsigliato in caso di infezioni da Candida per la presenza di funghi. Infine, attenzione alle dosi giornaliere consigliate.