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Allarme creme sbiancanti illegali, contengono mercurio e cortisone

Le creme sbiancanti per la pelle vendute online, spesso illegalmente potrebbero contenere sostanze pericolose come mercurio e cortisone al loro interno. E’ questo l’allarme lanciato dall’Aifa, l’Agenzia Italiana del Farmaco. Esse vengono commercializzate come cosmetici.
Voi sapevate che le creme per sbiancare la pelle importate illegalmente possono contenere clobetasolo, betametasone, corticosteroidi? Tutti principi attivi dalla forte potenza e dalla lunga durata sull’organismo. Il problema legato all’etichettatura sbagliata di cui vi parlavamo sopra, consiste proprio nel fatto che nei paesi di provenienza queste creme non vengono registrate come medicinali e quindi passano con facilità nelle maglie dei controlli nonostante la dura legislazione europea che prevede regole severe riguardanti la sicurezza dei farmaci. E questa importazione in Italia, sembra essere più massiccia di quello che si pensava inizialmente. Fortunatamente questa ondata viene di sovente interrotta dagli interventi doganali e della sanità di frontiera, ma il fenomeno è tutt’altro che sotto controllo.

Si pensa erroneamente che siano delle creme innocue, ma nella realtà dei fatti se usate a lungo e su grandi porzioni di pelle esse si rivelano deleterie in modo molto profondo. Ed attenzione, i danni che possono causare non riguardano solo l’epidermide perché in grado di scatenare, ipertricosi, iperpigmentazione o la comparsa di striature simili alle smagliature. Queste creme infatti possono causare a seconda dei componenti sulle quali si basano, causare il malfunzionamento delle ghiandole surrenali, diabete e ipertensione.

La maggior parte delle creme sulle quali l’Aifa ha puntato la sua attenzione sono prodotte in Cina e vendute qui in Italia tramite il web con un finto marchio italiano dopo essere passate per l’Africa in attesa di essere importate illegalmente. Nel nostro paese vengono utilizzate in particolare dalle immigrate che le utilizzano per schiarire la pelle con l’intento di migliorare le proprie chance di integrazione sociale. Ci chiediamo davvero se per mettere un freno a questo problema non si debba agire anche raddoppiando gli sforzi nell’educare la popolazione del nostro paese ad essere meno razzista e piena di pregiudizi.

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