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Smettere di fumare, arriva nuovo vaccino a base di “geni”

 Smettere di fumare grazie ad un vaccino? Potrebbe essere presto possibile. Quello in fase di sperimentazione negli Stati Uniti, presso il Weill Cornell Medical College di New York promette di far dire addio alla sigaretta grazie ad un’unica iniezione in grado di “mangiarsi” le molecole di nicotina, proprio come accadeva in un noto videogioco degli anni ’80.

Il richiamo al gioco di PacMan dove la sfera gialla mangiava puntini e frutta rende l’idea, in maniera semplice e diretta di come questa vaccinazione contro il fumo funzioni. Al momento la sperimentazione è avvenuta solo a livello murino, su modello animale, ma i risultati sono stati così entusiasmanti che le prime “cavie” umane della soluzione iniettabile potrebbero arrivare già fra un paio di anni ed una possibile commercializzazione tra meno di un lustro. Un metodo semplice e poco invasivo per smettere di fumare.

Quale è la particolarità di questo vaccino rispetto a quelli già al vaglio della ricerca medica? Il fatto che contenga a una sequenza di geni programmati per far creare al nostro sistema immunitario degli anticorpi specifici nelle cellule del fegato per neutralizzare la nicotina prima che arrivi al cervello ed quindi  eliminare alla base la gratificazione che i fumatori traggono dalla sigaretta ed abbattere quindi la relativa dipendenza dal tabacco.

Lo studio, coordinato dal genetista Ronald Crystal e pubblicata sulla rivista di settore Science Translational Medicine,  ha illustrato come le cavie animali che hanno ricevuto il vaccino abbiano fatto registrare una riduzione dell’85% della nicotina circolante nel sangue. Un risultato ottenuto senza che si presentassero effetti collaterali sul comportamento o sulla salute della persona come l’innalzamento della pressione sanguigna o della frequenza cardiaca.

Ancora più importante il fatti che l’anticorpo fosse stato prodotto dal fegato: questo piccolo particolare ha reso l’effetto del vaccino “duraturo” nel tempo. Un dato molto importante, che ha fatto ipotizzare ai medici addirittura un uso del vaccino in età scolare per i bambini onde evitare loro lo sviluppo di questo vizio. Commenta il ricercatore:

Per il momento abbiamo condotto i nostri esperimenti solo sui topi, ma se il vaccino si rivelasse sicuro, potrebbe aiutare milioni di persone che vogliono liberarsi dalla dipendenza dal fumo, ma che non hanno la forza di farlo.

Fonte: Science Translational Medicine

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