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Ipocalcemia da ipoparatiroidismo: FDA approva farmaco Natpara

L’ipocalcemia nei pazienti affetti da ipoparatiroidismo ha oggi una possibilità in più di essere curata: la FDA ha infatti approvato un nuovo farmaco, chiamato Natpara, utile per controllare i bassi livelli di calcio nel sangue nei pazienti che sono affetti da questa malattia rara che colpisce circa 60.000 persone solo negli Stati Uniti.

Il nuovo medicinale è stato sperimentato con successo su circa centoventi persone affette da ipocalcemia da ipoparatiroidismo e i risultati sono stati buoni. Il 42% di coloro che sono stati trattati con Natpara ha raggiunto livelli di calcio normali nel sangue. Come ha affermato Marc Guettier, direttore della Division of Metabolism and Endocrinology Products (DMEP), e colui che ha seguito in prima persona questo studio,

il farmaco Natpara offre una alternativa valida ai pazienti che soffrono di ipocalcemia provocata da ipoparatiroidismo, patologia che molto spesso provoca nei soggetti che ne soffrono sintomi che possono incidere negativamente sulla qualità della loro vita

L’ipocalcemia non è altro che la registrazione di bassi valori di calcio nel sangue che si verifica quando le ghiandole (paratiroidee) non riescono a secernere normali livelli di ormone paratiroideo, quello che aiuta a regolare i livelli di calcio e fosforo nel corpo. I motivi possono essere riconducibili alla rimozione chirurgica delle stesse ghiandole o a malattie autoimmuni o congenite (ipotesi, questa, decisamente meno frequente).

Chi soffre di ipoparatiroidismo accusa  intorpidimento, formicolio, contrazioni muscolari, spasmi o crampi, ritmo cardiaco anormale, tutti sintomi riconducibili a bassi livelli di calcio nel sangue. Con il nuovo farmaco Natpara, allora, si vanno a aumentare i livelli di calcio nel sangue per riportare i valori a livelli accettabili e ridurre così tutti quei sintomi sopra elencati che sono riconducibili a questa patologia e che a lungo termine possono condurre anche a danni renali, calcoli renali, sviluppo di cataratta e calcificazione dei tessuti molli.

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