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Nuovo farmaco contro il carcinoma gastrico

Sta arrivando sul mercato un nuovo farmaco contro il carcinoma gastrico che potrebbe dare ai malati la speranza di una sopravvivenza reale e duratura. Parliamo del ramucirumab, in attesa del via libera da parte dell’Aifa, l’agenzia del farmaco italiana.

 Bisogna fate piccolo salto indietro nel tempo per renderci conto di quanto questo farmaco sia importante per i malati italiani di carcinoma gastrico. Negli ultimi 15 anni infatti, per ciò che concerne le terapie di questa forma molto grave di cancro allo stomaco, sono state davvero poche le novità positive e la mortalità di questa malattia oncologica è rimasta molto alta nonostante gli sforzi degli scienziati.

Il ramucirumab, come molecola, ha mostrato di essere in grado di tagliare il rifornimento energetico al tumore, impedendo in questo modo allo stesso di crescere. L’Agenzia Europea del Farmaco ha già dato il via libera: manca solo quello dell’istituzione italiana. Se ne è parlato ampiamente negli ultimi giorni presso il World Congress on Gastrointestinal Cancer a barcellona: sebbene il carcinoma gastrico non abbia la stessa diffusione di altre forme di cancro più diffuse, rimane quello caratterizzato da una mortalità che è seconda solamente a quello al polmone. Soprattutto se non vi è modo di agire a livello chirurgico. In quel caso bisogna mettere in atto delle strategie di cura basate sulla chemioterapia che purtroppo negli ultimi anni non è stata in grado di dare risultati effettivamente soddisfacenti.

Il ramucirumab invece, inibendo l’angiogenesi fa in modo che non si formino nuovi vasi sanguigni tra le cellule cancerose, portandole così alla morte per mancata irrorazione. Secondo gli studi presentati a Barcellona come farmaco di seconda linea tale molecola è stata capace di aumentare la sopravvivenza dei malati e contestualmente bloccare la progressione della patologia portando l’aspettativa di vita da 12 a 18 mesi. Lo scopo dell’ottenimento del via libera del farmaco è quello, ovviamente, di dare maggiori possibilità ai malati italiani.

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