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Combattere l’obesità con il piatto parlante

Il segreto per dire addio ai chili di troppo? Il piatto/bilancia parlante. E’ la nuova trovata lanciata dalla Gran Bretagna per affrontare il problema oramai dilagante dell’obesità, che “dissangua” la spesa pubblica, costretta a misure drastiche come l’allargamento delle ambulanze o la dotazione di bilance in grado di sopportare un peso che arrivi ai 4 quintali. Nel paese britannico, infatti, 1 adulto su 4 è obeso o in sovrappeso.

Mandometer, così si chiama il piatto parlante, è collegato ad una bilancia in grado di pesare gli alimenti e di valutare la velocità con cui viene consumato il pasto, fornendo indicazioni in merito, inoltre, è collegato anche con uno schermo che consente di visualizzare la quantità di cibo ingerito. Solo per fare un esempio, se il soggetto mangia troppo in fretta, l’apparecchio lo avvisa consigliandogli di mangiare più lentamente. In questo modo, secondo gli esperti, l’organismo viene riaddestrato a riconoscere la sazietà.

I primi ad usare il piatto parlante sono stati gli svedesi del Karolinska Institute di Stoccolma, in un progetto di ricerca che prevedeva una campagna educativa svolta nei confronti di un gruppo di giovani con obesità dai 9 ai 17 anni. Questa nuova tecnica sarà a breve testata su 600 soggetti che verranno reclutati a Bristol, città in cui attualmente un genitore e un figlio di età compresa tra 11 e 15 anni soffrono di obesità.

La ricerca si propone di offrire uno strumento in grado di aiutare le persone obese e in sovrappeso a percepire il senso di sazietà, spesso completamente assente in molti di loro. I ricercatori, infatti, ritengono che la visualizzazione del cibo ingerito possa rappresentare un canale un canale percettivo alternativo, quello visivo, che aiuterà il recupero funzionale del senso di sazietà perduto o mai conosciuto. La diminuzione del peso corporeo, dunque, sarà una conseguenza inevitabile del cambiamento nelle abitudini alimentari.

Foto Credit: Gadget Review/ThinkStock