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Tracoma: terapia, sintomi e definizione

Cosa è il tracoma? Quale è la sua causa? Conosciamo più da vicino questa malattia degli occhi al fine di comprendere in che modo approcciarla e quali possono essere le conseguenze del suo contagio.

Definizione di tracoma

Il tracoma è una malattia infettiva della congiuntiva e della cornea. Questa infezione nasce come acuta e può cronicizzarsi portando alla formazione di cicatrici a livello della palpebra, trichiasi e se non curata sul lungo termine la possibilità di una cecità irreversibili. Si tratta di una patologia endemica nei paesi più poveri a causa delle pessime condizioni igieniche spesso riscontrabili in quei luoghi.

Causa del tracoma

Il tracoma è causato dal batterio Chlamydia trachomatis. Il contagio avviene attraverso il contatto con le secrezioni provenienti dagli occhi, dalla gola e dal naso di una persona affetta dalla patologia. Non solo: sono altrettante pericolosi gli oggetti contaminati come asciugamani e indumenti e soprattutto nei paesi in via di sviluppo i vettori come le mosche che si nutrono delle secrezioni oculari delle persone.

Sintomi del tracoma

I sintomi del tracoma coinvolgono entrambi gli occhi. Uno dei principali che si manifesta è senza dubbio il prurito oculare, spesso accompagnato da congiuntivite e vero e proprio dolore. Altre manifestazioni sono la fotofobia, la lacrimazione, il gonfiore palpebrale, la trichiasi, l’opacità corneale. All’interno delle palpebre possono formarsi cicatrici che irritano l’occhio portando ad una riduzione della vista ed al suo offuscamento.

Nello specifico, dopo circa 7 giorni di incubazione e la comparsa di lacrimazione ed edema palpebrale si sviluppano dei follicoli di coloro biancastro sulla congiuntiva tarsale superiore che crescono fino a diventare papille infiammatorie. Se non curate esse portano all’ispessimento della palpebra ed ai danni corneali sopra indicati.

Terapia per il tracoma

Il tracoma si cura con degli antibiotici topici e sistemici. La sostanza di elezione è l’azitromicina ma vengono spesso impiegati anche doxiciclina e tetraciclina, accompagnate da una maggiorata igiene della parte. Nel caso di sopravvenuto entropion è necessario un approccio chirurgico.
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