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Prostata ingrossata, sintomi e prevenzione nel “Vespasiano” amico

Un vespasiano per amico. Una iniziativa importante, che parte oggi e che arriva al 5 novembre, pensata per aiutare gli uomini a prendersi cura della propria prostata ingrossata. Basta infatti un piccolo controllo per diagnosticare e curare eventuali problemi.

Quando si tratta di problemi alla prostata e più in generale della sfera intima, l’uomo sembra non recepire i consigli per una prevenzione adeguata. Questa particolare campagna, nata dalla collaborazione tra a Società Italiana di Urologia (SIU) e GSK porta per un’intera settimana nelle toilette maschili di stazioni e aeroporti delle principali città italiane manifesti pieni di informazioni atte a far riconoscere agli uomini la possibile presenza di problemi. Come spiega Maurizio Brasi, il presidente della Società Italiana di Urologia:

È sempre più complicato raggiungere i maschi adulti per informarli su argomenti ‘intimi’ legati alla salute della prostata o alla sessualità. Per questo abbiamo pensato di metterli letteralmente di fronte ai fatti, cercando di allertarli nelle toilette di luoghi pubblici molto frequentati: manifesti e locandine non potranno essere ignorati e “costringeranno” gli uomini a porsi poche, semplici domande che però possono fare la differenza per capire se qualcosa non va.

Semplici interrogativi che possono portare a migliorare sensibilmente la salute dell’uomo: alzarsi troppe volte durante la notte per la minzione o fare fatica a trattenere la pipi sono di solito due sintomi della prostata ingrossata. Ed ancora il bruciore nell’atto stesso del mingere o lo sforzo per farlo. Essi vengono però spesso ignorati dai diretti interessati che grazie a questa iniziativa vengono gentilmente costretti a rendersi conto della sintomatologia da loro provata e della necessità di agire nell’immediato per evitare sgradevoli conseguenze. I messaggi scelti per la campagna sono pieni di informazione ma non preoccupanti: incisivi ma rassicuranti.

Quel che serve per spingere gli uomini che hanno superato i 45 anni ad effettuate i controlli e diagnosticare se presente una ipertrofia prostatica benigna.

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