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Alzheimer, la soluzione in un farmaco anti-cancro

Annullare i sintomi del morbo di Alzheimer può sembrare fantascienza, ma è quello che sono riusciti a fare degli scienziati di Cleveland, almeno sui topi. E c’è di meglio: il farmaco che hanno scoperto può avere questo effetto esiste già ed è pure stato approvato dall’autorità americana che li testa prima di metterli in commercio, la FDA.

Tale medicinale in questione si chiama bexarotene ed è in uso da almeno 10 anni come farmaco antiturmorale. Gary Landreth della Case Western Reserve University School of Medicine di Cleveland l’ha testato sui topi affetti dalla malattia, ed ha scoperto che i deficit di memoria si riducono fino quasi a sparire, così come gli altri problemi legati al morbo di Alzheimer entro 6 ore. L’effetto inoltre dura 3 giorni, quindi permette a chi è malato anche di non dover prendere ogni giorno il medicinale.

Il funzionamento “tecnico” ve lo risparmiamo, ma basti sapere che questo medicinale funziona come una specie di “spazzino”: passa nel cervello ed elimina le placche tipiche di questa condizione. Queste spariscono entro 72 ore, il che fa pensare che anche alla fine dell’effetto del medicinale l’insorgere dei sintomi non sia istantaneo, ma più rallentato.

E’ una scoperta senza precedenti. In passato il miglior trattamento per il morbo di Alzheimer nei topi aveva richiesto diversi mesi per ridurre le placche nel cervello.

ha spiegato Paige Cramer, uno dei ricercatori della Case Western Reserve School of Medicine, a cui si è aggiunta la risposta proprio di Landreth che non vuol dare false speranze:

Dobbiamo essere chiari, questo farmaco funziona abbastanza bene nei modelli murini della malattia. Il nostro prossimo obiettivo è ora quello di verificare se agisce in modo simile negli esseri umani. Siamo proprio all’inizio del lavoro per tradurre questa scoperta di base in un un trattamento.

Ad ogni modo il team sembra fiducioso che i trial clinici sugli esseri umani potranno cominciare a breve visto che il farmaco ha già passato l’esame della FDA.

[Fonte: Repubblica]

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