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Salute bambini, merendine sequestrate dai Nas

I carabinieri dei Nas di Brescia hanno sequestrato grandi quantitativi di merendine scadute, conservate in modo non appropriato e quindi potenzialmente dannose per la salute. A renderlo noto è la Coldiretti, che insiste sull’importanza, soprattutto per i bambini, che sono i maggiori consumatori di merendine, di fare spuntini con alimenti sani e non eccessivamente calorici.

Secondo Coldiretti, la merendina può essere quella che si trova sugli scaffali dei supermercati, o quella fatta in casa, dolce o salata, purché sia preparata con ingredienti genuini. Riguardo a questo punto, molto ci sarebbe da dire, soprattutto per quanto riguarda le merendine confezionate, che anche nel caso migliore, raramente si possono definire salutari. Non dimentichiamo che le merendine, così come moltissimi prodotti da forno, dalle fette biscottate ai crackers, dai grissini ai biscotti, per non parlare della classica Nutella, contengono olio di palma, un grasso poco costoso e potenzialmente dannoso a causa dell’alto contenuto di acidi grassi saturi.

Inoltre, sempre secondo la Coldiretti, considerando l’attuale caldissima stagione, la classica merendina può essere tranquillamente sostituita con alimenti più adeguati, come spremute, macedonie di frutta, frullati, ecc., ricchi di acqua e di preziose vitamine. Non bisogna dimenticare, poi, come ha messo in evidenza anche l’ultima indagine condotta dal Ministero della Salute, che più di un bambino su 3 tra i 6 e gli 11 anni pesa troppo.

Ben il 12,3% dei bambini, infatti, è obeso, mentre il 23,6% è in sovrappeso, e le disfunzioni ormonali centrano ben poco. La causa principale restano le cattive abitudini alimentari, corroborate anche dagli stessi genitori, che non sanno o non vogliono educare i propri figli ad un’alimentazione corretta. Il che non preclude ai più piccoli la possibilità di mangiare merendine o dolcetti vari, ma con moderazione, e soprattutto imponendo loro delle regole. Si sa, i bambini non sempre mangiano tutto, ma non bisogna mollare al primo No, e nemmeno al secondo, né al terzo, bisogna avere la pazienza di riproporre anche i piatti meno appetitosi in modo diverso e con fantasia.

Via|Coldiretti; Photo Credits|ThinkStock