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La chiropratica può essere letale?

 L’eterna lotta tra medicina alternativa e tradizionale? Forse. Quel che è certo è che il dott. Edzard Ernst, noto per le sue posizioni molto forti contro la medicina complementare, insieme al collega Paul Posadzki ed ai ricercatori del Peninsula Medical School di Exeter ha condotto uno studio i cui risultati lasciano davvero interdetti: la chiropratica potrebbe essere non solo pericolosa, ma letale per l’uomo.

Già in passato il professore si era scagliato contro l’omeopatia e la riflessologia plantare, additandole come inutili. Oggi arriva l’affondo nei confronti della pratica manuale che consiste nella manipolazione dei tessuti, delle articolazioni e della colonna vertebrale. Il problema? Non offre, secondo l’uomo, garanzie sufficienti relative al suo “funzionamento” sul corpo umano. Insieme alla loro squadra di scienziati, i due luminari hanno condotto uno studio di tipo revisionale nel quale sono stati presi in considerazione sessanta studi clinici randomizzati pubblicati nel biennio 2000-2001.

Commenta il prof Ernst, la cui ricerca è stata pubblicata sulla rivista di settore Journal of the New Zealand Medical Association:

La maggior parte della gente crede che i trattamenti alternativi siano sicuri. Ma come siamo sicuri che questo sia vero? Il mio team ha condotto diverse inchieste che hanno rivelato che, negli studi clinici di medicina alternativa, gli effetti negativi tendono a non essere menzionato.

E’ proprio su questo punto che i due professori sono critici: non vengono riportati in maniera adeguata gli effetti collaterali di questa pratica, sebbene vi siano e siano a loro detta molto pericolosi a livello potenziale. Soprattutto se a condurre questo tipo di approccio sul paziente è una persona non preparata che si “inventa” chiropratico per guadagnare del denaro sulla pelle dei pazienti. Dei sessanta studi presi in considerazione, ventinove non hanno menzionato nessun effetto collaterale, mentre alcuni studi dimostravano che almeno nel 50% dei casi dopo un trattamento chiropratico, i pazienti mostravano degli effetti collaterali.

Questa tipologia di omertà “clinica”, secondo il dott. Ernst non è positiva sia per la mancanza di riscontri reali sulla chiropratica, sia per l’impossibilità della stessa di essere migliorata.

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Fonte: NZMA