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Giornata Mondiale della Fisioterapia, l’8 Settembre

Giù le Mani è lo slogan con il quale si aprirà la Giornata Mondiale della Fisioterapia che in Italia sarà festeggiata l’8 Settembre. Una giornata dedicata interamente all’importanza della riabilitazione e, appunto, della fisioterapia per curare i più svariati problemi legati a traumi e infortuni che generano dolore e, in alcuni casi, difficoltà a compiere anche i movimenti più semplici.

Dal 7 all’11 Settembre, chiamando il numero verde messo a disposizione (800 036 077) dalle 15 alle 17.30, chiunque potrà avere informazioni precise sulla fisioterapia: a cosa serve, dove si può fare, quanto costa, per esempio. Il 12 Settembre, poi, ci sarà l’apertura straordinaria degli studi fisioterapici per consulti gratuiti e per conoscere i veri fisioterapisti. Per trovare il centro fisioterapico iù vicino a voi sarà sufficiente andare sul sito dell’Associazione Italiana Fisioterapisti.

Molto spesso le persone sottovalutano l’importanza della riabilitazione che deve necessariamente seguire un intervento chirurgico o un trauma, ma non solo. Come sottolineato da Maria Concetta De Marinis, Presidente di AIFI Lazio (Associazione Italiana Fisioterapisti), si pensa che il fisioterapista si occupi solo di esiti di traumi, di infortuni, della riabilitazione successiva alla chirurgia ortopedica o del trattamento di alcune forme di dolore ma i suoi ambiti di intervento sono  molto più vasti: disturbi del movimento in seguito a lesioni e malattie del sistema nervoso, riabilitazione successiva a malattie respiratorie, cardiovascolari, infarti o ictus,  o all’applicazione di protesi dopo una amputazione, a malattie oncologiche fino a delicati interventi di supporto nelle cure palliative.

La Giornata Mondiale della Fisioterapia, dunque, vuole essere una occasione per sensibilizzare gli italiani sulla importanza di eseguire esercizi specifici non solo per riacquisire quei movimenti che, dopo un trama o un infortunio si sono fatti più difficili, ma anche per contrastare numerose malattie legate ad ambiti che, a prima occhiata, non sembrerebbero collegati alla medicina riabilitativa.

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