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Giornata Mondiale Aids, non abbassare la guardia

In questa Giornata Mondiale contro l’Aids il messaggio è: non abbassare la guardia. Report provenienti da tutto il mondo hanno indicato come sebbene generalmente i numeri stiano rimanendo pressoché stabili, l’HIV rappresenta ancora un grave problema per la salute.

 

In Europa purtroppo il primato è negativo: i contagi da HIV continuano a salire e non tutte le persone sieropositive mostrano di rimanere fedeli ai loro piani di terapie, non assumendo i farmaci antiretrovirali in modo adeguato. Per questo motivo i vari Stati continuano a varare sempre nuovi programmi al fine di riuscire a dare assistenza sanitaria ottimale a tutti coloro che ne hanno bisogno, non dimenticandosi di lavorare sulla prevenzione. Il maggiore nemico della popolazione è infatti lei stessa accompagnata dalle sue cattive abitudini.

Non abbassare la guardia nei confronti dell’HIV significa ricordare che il primo veicolo di trasmissione del virus è il rapporto sessuale non protetto e che quindi per fermare l’espandersi dei casi di infezione è necessario usare il preservativo. Soprattutto se non si conosce la storia medica del partner o se lo stesso è affetto dalla malattia. Ma al contempo non bisogna credere nei falsi miti riguardanti il contagio. E’ necessario lo scambio di sangue e dei fluidi corporei come quelli sessuali per infettarsi. La saliva non è veicolo di infezione, i baci non lo sono. Non lo è nemmeno mangiare dalla stessa forchetta o usare lo stesso bicchiere. Pericolo vi può essere in caso di ferite o perdite ematiche.

L’informazione che la Giornata Mondiale contro l’Aids promuove è importante non solo a proteggere le persone dal virus ma anche a dare ai malati di Aids ed alle persone sieropositive la possibilità di non essere viste in modo scorretto da chi sano si lascia andare ai pregiudizi senza riflettere. Sesso sicuro, informazione ed assistenza: sono queste le parole chiave che devono essere ricordate in caso di HIV e che devono invitarci, ancora una volta, a non abbassare la guardia nei confronti di una patologia che ancora oggi miete molte vittime.

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