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Cancro alla prostata, le cure

Il cancro alla prostata è una delle patologie cancerose più diffuse tra gli uomini ultracinquantenni. Negli ultimi anni i trattamenti si sono evoluti dando la possibilità ai pazienti di sottoporsi a cure sempre più avanzate e meno invasive. Scopriamole insieme.

Robot Da Vinci e prostatectomia

Il robot Da Vinci è un eccellenza tutta italiana e consente con la massima precisione di lavorare sul corpo umano senza dover ricorrere a procedure eccessivamente invasive favorendo non solo una rimozione dei tumori molto efficace ma anche una convalescenza priva dei canonici rischi derivanti da un’operazione tradizionale.  Nel caso del cancro alla prostata questo approccio consente di raggiungere l’organo e lavorare sullo stesso attraverso sei piccole incisioni di circa un centimetro adibite al passaggio delle microcamere e della strumentazione di lavoro del robot Da Vinci ed eseguire una prostatectomia priva di rischi, evitando in particolare sanguinamenti o il rischio di infezioni.

Non bisogna dimenticare che l’intervento classico di rimozione della prostata necessita di incisioni di maggiori portata che potrebbero condurre allo sviluppo di contaminazioni batteriche, involontarie, ma che necessiterebbero di un approccio antibiotico imponente per la risoluzione.

Terapia ormonale

Alcune tipologie di cancro alla prostata vengono curate attraverso l’assunzione di una specifica terapia ormonale. Si tratta di sostanze messe a punto negli ultimi 5 anni spesso prescritte nei centri specializzati in questo tipo di tumore. Non di rado anche uno specifico regime dietetico viene coinvolto per dare all’organismo la giusta spinta alla guarigione. Questo tipo di approccio viene scelto quando si hanno timori per eventuali effetti collaterali dell’operazione chirurgica e si basa sull’abbassamento dei livelli di testosterone nell’uomo: non bisogna dimenticare che è questo ormone che alimenta il cancro alla prostata.  Eventuali effetti di questo decremento sulla libido e sull’umore sono al momento contrastati con l’attività fisica: numerosi studi hanno mostrato come si possano evitare grazie alla stessa degli effetti collaterali.

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