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Carcinoma mammario avanzato e terapia, oncologo risponde

Richiesta di Consulto Medico su carcinoma mammario avanzato e terapia
Sono stata operata nel 2011 di quadrenctomia per un K dutt infiltr. scarsamente differenziato(g3)alla mammella dx con svuotamento ascellare (4 linfonodi positivi su 19), estrog. 20%, prog. 20%c-cerb-b2: negativo, ki67: 90%. Effettuati 6 cicli di fec + radio, e tamoxifene. Nel maggio 2015:ritorno della malattia con presenza di tessuto patologico delle dimensioni di 40×37 mm, che si estende dal muscolo grande pettorale di ds alla pleura, e che coinvolge le cartilagini condro-sternali di I e II costa omolaterali con erosione della corticale ossea della II costa.L’oncologo ha voluto subito sottopormi a 4 cicli di taxolo(settim.le)+avastin. …..

 

……Vista la risposta positiva alla tac abbiamo continuato con altri due cicli, e poi,dopo la pet del 6 nov., ancora con altri due(ma con dosi più ridotte) terminati il 7 gennaio. Dopo l’ultima Pet del 25 genn.l’oncologo ha deciso di smettere con la chemio per evitare tossicità e di farmi continuare con la sola compressa Aromasin, e poi controllo Pet in aprile. Mi sconsiglia intervento, mentre riguardo la radio mi dice che non è indicata per i troppi linfonodi coinvolti. Mi consiglia anche di togliere le ovaie. Gentile dottore, chiedo:sarà sufficente la sola terapia ormonale + decapeptyl? Mi consiglia una proposta terapeutica? Di mia iniziativa mi sono rivolta ad un centro privato di ipertermia dove ho fatto già un ciclo di tre sedute mensile, funzionerà? Allego referti ultima tac e ultima pet. TAC 4-8-2015: TORACE: netta riduzione dimensionale del tessuto patologico precedentemente segnalato in corrispondenza del muscolo grande pettorale destro, attualmente omogeneamente ipodenso come da possibili fenomeni necrotici, con diametri trasversi massimi di circa 16×30 mm (vs i 40x 37 del precedente).Permane erosione delle corticale ossea della I e II costa destra. Riduzione dimensionale anche delle linfoadenopatie precedentemente descritte in sede mediastinica, ascellare destra e ilare omolaterale con dimensioni massime attuali di circa 10 mm. Ridotta dimensionalmente la formazione linfonodale lungo il decorso della vena succlavia destra e vena giugulare omolaterale, in assenza di evidenti difetti di riempimento endoluminali. Non lesioni polmonari di significato evolutivo bilateralmente.

 

Risolta la falda di versamento pleurico a destra.. Non versamento pericardio né pleurico a sinistra…….. PET 25-01-16 comparsa di ulteriori aree di patologico accumulo correlabili con linfoadenopatie di verosimile significato ripetitivo: livello II a dx ( suv 12.4) , III liv. dx (suv 6.6) e IV ( suv 10.8 a dx e 7 a sx) del collo, in sede retroclaveare dx ( suv 5.2) , paratracheale dx ( suv 11.7) , a ridosso dei tronchi sovra-aortici (suv 5.9) , in sede sotto-pettorale ( suv 4.9 a sx e 5.9 a dx), loggia Barety ( suv 15), in sede epivascolare (suv 11.9), catena mammaria interna sx ( suv 6.1), sul versante sx del tronco della polmonare ( suv 8.8), in sede ascellare sx ( suv 14.1) e paracardiaca dx ( suv 5.6), moderato iperaccumolo manubrio sternale e a ridosso della II giunzione condro-sternali.

 

 

 

Specializzazione Oncologia
Tipo di Problema carcinoma mammario avanzato

Risponde il dott. Carlo Pastore oncologo e chemioterapista, consulente per l’area oncologica e per l‘ipertermia capacitiva per l’Hilu Medical Center (Marbella, Spagna) e presso il Centro di Medicina Integrativa in Malaga (Spagna), nonché responsabile della divisione di oncologia medica ed ipertermia oncologica della Casa di Cura Villa Salaria in Roma, membro dell’ESHO (European Society for Hyperthermic Oncology). Per contatti www.ipertermiaitalia.it

 

 

Gentile Signora,

la condizione descritta richiede a mio avviso un approccio multidisciplinare. Non vedo margine per la chirurgia richiederei però un consulto con Collega radioterapista per affiancare alla ormonoterapia sistemica un trattamento locoregionale. L’ipertermia inoltre appare indicata ma eseguirei sedute a giorni alterni, a cicli di 10 applicazioni.

Cari saluti

Dott. Carlo Pastore, oncologo.

 

 

 

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