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Chemioterapia nei malati terminali, sì o no?

Chemioterapia nei malati terminali: si o no? E’ una domanda molto importante che ci si deve porre quando si pensa a quei pazienti che hanno pochi mesi da vivere e nessuna speranza di sopravvivenza. Non si rischia di peggiorare la loro situazione?

La maggior parte delle linee guida indicano di non agire su quei pazienti che sono già tanto malati da non poter vivere la propria quotidianità a pieno. Ma per quelli che sono ancora autosufficienti, secondo le stesse linee guida, l’opzione della chemioterapia, non dovrebbe essere rigettata. Questo perché pur con il rischio di effetti collaterali si è sempre pensato che potesse donare loro del tempo in più. Ora un recente studio suggerisce che la chemioterapia, anche in quei pazienti terminali considerati più forti, potrebbe non avere alcun beneficio, anzi tutt’al più rovinare la qualità della vita degli stessi, facendola peggiorare drasticamente nelle ultime settimane. Come spiegano gli esperti:

La chemioterapia si suppone aiuti le persone a vivere meglio o a vivere di più ed in questo studio si mostra come non accadano entrambe le cose.

La ricerca in questione è stata pubblicata in questi giorni sulla rivista di settore Jama Oncology ed ha preso in considerazione un campione di 312 persone con una prognosi di vita di circa 6 mesi. Tutti avevano dei tumori che avevano sviluppato delle metastasi: parliamo nello specifico di cancro al fegato, al pancreas e di tumore al seno. La metà di loro si è voluta sottoporre a un trattamento di chemioterapia per malati terminali. Dopo la loro morte è stato chiesto ai loro caregiver quali fossero state le loro condizioni di salute nelle ultime settimane. E’ emerso che coloro che si erano sottoposti ai cicli perché in migliori condizioni generali avevano poi sperimentato malanni più gravi e una peggiore qualità della vita negli ultimi tempi rispetto a coloro che non vi si erano sottoposti. Gli scienziati che hanno lavorato alla ricerca presso il Weill Medical College negli Stati Uniti hanno sottolineato che si aspettavano dei risultati dalla ricerca completamente opposti.

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