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Quali indagini diagnostiche di controllo migliori dopo un tumore?

Richiesta di Consulto Medico su indagini diagnostiche di ontrollo dopo tumore
Il mio compagno che ha 64 anni,  pesa 136 kg ed è alto m.1,75,  è stato operato il 16 dic 2015 per asportazione neoplasia nella flessura epatica del colon dx, senza aver lasciato metastasi agli organi vicini, purtroppo risultano invece metastasi di adenocarcinoma del grosso intestino in 4 linfonodi su 23 analizzati. Dal 5 feb 2016 al 01 lug 2016 ha effettuato chemioterapia con oxaliplatino e capecitabina. Ora x il 30 agosto è programmata una tac con e senza mdc. La mia domanda è: la tac è il mezzo diagnostico migliore nel suo caso per vedere anche lesioni minime? Il centro presso cui è in cura possiede macchinari all’avanguardia come la risonanza magnetica a 3 tesla che effettua interventi diagnostici, ma anche terapeutici in contemporanea bruciando eventuali cellule tumorali e la pet con mezzo di contrasto radioattivo al glucosio oppure la pet/tac. Quale secondo lei il macchinario migliore considerando anche l’alta quantità di radiazioni che emette la tac? Io ho l’impressione che si segua lo stesso protocollo per tutti e che si aspetti che il paziente si aggravi per sottoporlo a mezzi diagnostici più sofisticati quando magari è troppo tardi, sbaglio???

Specializzazione Oncologia
Tipo di Problema esame diagnostico dopo tumore e  chemioterapia

Risponde il dott. Carlo Pastore oncologo e chemioterapista, consulente per l’area oncologica e per l‘ipertermia capacitiva per l’Hilu Medical Center (Marbella, Spagna) e presso il Centro di Medicina Integrativa in Malaga (Spagna), nonché responsabile della divisione di oncologia medica ed ipertermia oncologica della Casa di Cura Villa Salaria in Roma, membro dell’ESHO (European Society for Hyperthermic Oncology). Per contatti www.ipertermiaitalia.it

 

Gentile signora,

in realtà occorre omogeneizzare le metodiche. Mi spiego meglio. I controlli in diagnostica per immagini debbono essere comparabili; quindi se il primo controllo è stata una TC (a meno che non vi siano delle motivazioni particolari intercorrenti) si deve proseguire con la medesima metodica. Peraltro purtroppo esistono dei limiti di risoluzione (intorno ai 3 mm) al di sotto dei quali nessuna delle macchine radiologiche (anche le più moderne e sofisticate) può andare. Per quanto riguarda l’emissione di raggi x le macchine moderne hanno degli accorgimenti per avere una ottima risoluzione di immagine con bassa emissione di radiazioni.

Un grande in bocca al lupo per tutto

Dott. Carlo Pastore, oncologo – www.ipertermiaitalia.it

 

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