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Valori CEA in aumento, che significa?

Richiesta di Consulto Medico su valori CEA in aumento significato

Salve, sono una donna di 43 anni, fumatrice e da diversi anni soffro di polmoniti. Sono sotto controllo ed ho eseguito delle TAC dove oltre a bronchiectasie e enfisema polmonare, mi hanno riscontrato una fistola gastroesofagea e consigliato una gastroscopia. Ho fatto questo esame e anche una colonscopia attraverso la quale mi hanno asportato un micropolipo sessile. Nel corso di questi anni ho più volte fatto i marcatori tumorali perche ho delle familiarità, e il CEA era sempre risultato con esito negativo, ma ad agosto è uscito con valore 8.91;  i medici mi hanno detto di non preoccuparmi e di ripeterlo a distanza. Ho ripetuto l’esame ieri ed il valore CEA è aumentato a 9,70. Devo preoccuparmi?

Specializzazione: Oncologia
Tipo di Problema: CEA in aumento significato

 

 

Risponde il Prof. Carlo Pastore oncologo e chemioterapista, consulente per l’area oncologica e per l‘ipertermia capacitiva per l’Hilu Medical Center (Marbella, Spagna) e presso il Centro di Medicina Integrativa in Malaga (Spagna), nonché responsabile della divisione di oncologia medica ed ipertermia oncologica della Casa di Cura Villa Salaria in Roma, membro dell’ESHO (European Society for Hyperthermic Oncology). Per contatti www.ipertermiaitalia.it

 

Gentile Signora, il valore non è assai elevato ma l’accrescimento rispetto alla determinazione precedente impone controlli diagnostici ulteriori. Vero è, comunque, che le condizioni infiammatorie possono portare una alterazione del marcatore. Un grande in bocca al lupo per tutto. Prof. Carlo Pastore, oncologo – www.ipertermiaitalia.it

 

 

 

Cos’è il CEA?

 

Il CEA o Antigene Carcino Embrionario è un marcatore tumorale che viene utilizzato comunemente per le seguenti neoplasie:

  • Tumore al colon
  • Tumore al pancreas
  • Tumore al polmone
  • Tumore al seno
  • Tumore alle ovaie

Si tratta di una proteina presente nell’organismo a concentrazioni molto basse che aumentano in seguito a determinate condizioni di salute caratterizzate da infiammazioni e non, come per l’appunto il cancro e le seguenti patologie:

  • Broncopneumopatia cronica ostruttiva
  • Cirrosi
  • Colecistite
  • Colite ulcerosa
  • Diverticolite
  • Enfisema polmonare
  • Tabagismo
  • Insufficienza renale
  • Ipotiroidismo
  • Morbo di Crohn
  • Tumore benigno del seno
  • Pancreatite
  • Polmonite
  • Polipi al colon
  • Ulcera peptica

 

Per tali motivi i suoi valori (misurabili con una semplice analisi del sangue) sono utili per una diagnosi di tumore, ma da soli non bastano. Il valore normale, di riferimento è :

  • Non fumatori: inferiore o uguale a 3.0 ng/mL
  • Fumatori: inferiore a 5.0 ng/mL

 

Spesso si utilizza anche per monitorare l’andamento della malattia dopo una terapia oncologica.

 

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