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Cancro alla prostata, scoperta mappa genetica

Un gruppo di ricercatori internazionali ha scoperto la mappa genetica del cancro alla prostata. Si tratta di un incredibile passo avanti per la comprensione e la cura di questo tumore prettamente maschile.

Gli scienziati dell’Institute of Cancer Research di Londra con la collaborazione di altri 8 centri americani ed europei sono riusciti a tracciare quella che può essere definita la mappa delle mutazioni del DNA che caratterizzano i tumori alla prostata. Secondo i risultati pubblicati sulla rivista di settore Cell, il 90% degli uomini affetti da cancro alla prostata nello stato avanzato presentano delle mutazioni genetiche che possono non solo essere individuate ma “curate” con dei farmaci mirati (alcuni di essi già esistenti ed altri formati da mix appositi, N.d.R.). Quel che stanno facendo ora gli scienziati è testare le cure messe a punto in laboratorio al fine di trattare anche quei casi molto gravi che non venivano trattati perchè non si sapeva come farlo.

Per giungere alle loro conclusioni i ricercatori hanno analizzato il DNA di150 campioni di neoplasie accompagnate da metastasi. Si tratta del primo studio così focalizzato sul tema a causa della difficoltà degli scienziati nel reperire tale materiale. E’ stato possibile rilevare tra l’altro come oltre due terzi degli uomini studiati presentavano mutazioni nelle molecole che interagiscono con il classico bersaglio delle cure tradizionali, ovvero gli ormoni androgeni. Sono stati inoltre trovati in circa il 20% dei pazienti le stesse mutazioni riscontrabili nelle donne affette da cancro al seno. Cosa significa questo? La possibilità di trattare questi malati con un farmaco efficace che colpisce quella tipologia di mutazione genetica. Come spiega il professor Johann de Bono:

Abbiamo per la prima volta realizzato una mappa genetica completa delle mutazioni nel cancro alla prostata. Questa mappa ci potrà guidare nelle cure e nei trial per questo tipo di tumori mortali. Abbiamo definito questo studio una Stele di Rosetta per la possibilità che apre di decodificare la complessità della malattia e trasportare questo in cure personalizzate e di successo.

E la chiave del successo, secondo i ricercatori, può risiedere proprio nel trattare il cancro alla prostata, a causa delle diverse mutazioni dei geni, come un gruppo di malattie dalla manifestazione contemporanea.

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