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Cicatrici da acne, 11 cose da sapere per toglierle

Quali cose occorre sapere sulle cicatrici da acne? Non è propriamente vero che l’acne prima o poi passa da sola, anche perché se pure i brufoletti possono scomparire ed i punti neri diradarsi, possono rimanere cicatrici indelebili. Anche gravi ed invalidanti. Esistono diversi modi per prevenire questo problema ed altri (purtroppo non sempre del tutto risolutivi) per cercare di eliminarlo una volta sopraggiunto. Ecco cosa occorre sapere al riguardo.

1)L’acne non va trascurata. Che sia lieve o grave può comunque provocare forti disagi emotivi e cicatrici sulla cute, per lo più sul viso, in genere più colpito dai brufoli e comunque sempre esposto in quanto a visibilità. E’ meglio usare sin da subito prodotti cosmetici adeguati, con costanza e precisione. Se i brufoli persistono nonostante ciò dopo 6-8 settimane è il caso di rivolgersi ad un dermatologo per trattamenti più mirati.

2)I brufoli non vanno schiacciati! Volendo si possono togliere i punti neri, ma non vanno assolutamente schiacciate le pustole. Per far uscire il pus infatti in tal caso si lacera la pelle ed il rischio è che rimanga una cicatrice indelebile (cosa molto probabile) oltre che segni di infiammazione e dolore costanti, talvolta anche più a lungo del brufolo stesso.

3)Pomata di cortisone. Fatti salvi i prodotti e la terapia consigliata dal dermatologo previa visita, un buon rimedio (sicuro ed accertato) in caso di brufoli rossi e dolenti è l’applicazione locale di una pomata in cortisone che aiuta a togliere l’infiammazione (da evitare l’esposizione al sole). Per questo farmaco non occorre prescrizione medica.

4)Schiarenti della pelle. Più che a togliere e prevenire le cicatrici aiutano a schiarire le macchie che permangono al posto di un brufolo quando è guarito, anche per parecchie settimane e talvolta mesi. Un esempio ne è il noto idrochinone utilizzato in passato in molte creme ed oggi invece caduto un po in disgrazia in quanto si ritiene che possa provocare irritazione se non addirittura avere degli effetti cancerogeni. Al suo posto si tendono ad usare altre sostanze schiarenti della pelle come l’acido cogico (naturale derivato da estratto di fungo), l’ arbutina (estratto di uva ursina), e la vitamina C (acido ascorbico ): ottimi ingredienti alternativi da cercare nei vari cosmetici schiarenti.

5)Le cicatrici da acne sono il risultato di un’infiammazione dei pori (brufolo) che rompe letteralmente la parete del follicolo. Le lesioni superficiali sono solitamente lievi e tendono a guarire in poco tempo, ma se la rottura si manifesta più in profondità nella pelle, il materiale infetto si espande nei tessuti circostanti creando lesioni più vaste. La cute tenta di riparare queste lesioni ed in modo fisiologico inizia a produrre collagene: difficilmente queste riparazioni sono lisce e perfette, soprattutto se la lesione è importante. Da qui la “cicatrice” che può essere di vario tipo.

6)Le cicatrici sono di 2 tipi: ipertrofiche (o cheloidi) e atrofiche (depresse). Nel primo caso l’organismo produce troppo collagene e ne consegue un eccesso di cute rialzata, rigonfia, rossa a lungo. difficile da eliminare. Le seconde invece sono dovute ad un datto, ad una perdita di tessuto e possono manifestarsi come piccoli (o meno) buchi sulla pelle o vere e proprie fosse rotonde.Il trattamento dipenderà ovviamente dal tipo di cicatrice da acne.

7)Perché curare le cicatrici da acne: è importante perché a differenza dell’acne non scompaiono con la crescita e possono rappresentare un serio disagio psico sociale. Curarle aiuta di certo in tal senso e a migliorare la propria autostima.

8)Cicatrici e sole. Che siano da acne o meno, le cicatrici, specie se fresce andrebbero protette dai raggi del sole, altrimenti potrebbero scurirsi e risultare più evidenti.

9)Cosa non fare con le cicatrici da acne: lavare o trattare la parte con prodotti aggressivi non idonei potrebbe ridurre l’elasticità della pelle e peggioare l’aspetto della cicatrice. Non toccarle troppo per non infettarle se sono fresche e non fidarsi di prodotti e tecniche alternative raccontati come “miracolosi e naturali” in quanto potrebbero creare reazioni avverse e peggiorare. E’ opportuno affidarsi sempre alle mani esperte di un dermatologo o chirurgo plastico.

10)Laser, filler ed altri trattamenti. Il laser resurfacing (frazionato) in 2 o 3 sedute può aiutare a risolvere mlte situazioni di cicatrici da acne: uniforma la cute sollecitando la formazione di nuovo collagene. Ci sono poi laser ablativi che “vaporizzano” la cicatrice, spianandola; iniezioni di filler possono aiutare a riempire le sacche depresse lasciate da profonde cicatrici da acne, ma vanno ripetute ogni 4-6 mesi in quanto il prodotto si riassorbe. Altre metodiche sono: dermoabrasione, escissione, microdermoabrasione. La tecnica adatta ad ogni singolo caso la può stabilire solo il medico competente.

11) Pazienza. Sia per l’acne che per le cicatrici da acne, la parola chiave è questa. Occorre dare il tempo alla pelle di attivare la sua ricostruzione, di sviluppare collagere, vasi sanguigni nuovi…per le lesioni gravi da acne cistica per vedere dei risultati apprezzabili  può passare anche un anno.

 

 

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Fonte: Asds.net

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