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Virus Zika, preservativi speciali agli atleti di Rio 2016

Preservativi con lubrificanti distribuiti agli atleti di Rio 2016 per proteggerli dal virus Zika. Sono stati gli atleti australiani i primi ad applicare questo tipo di prevenzione. Rilevante per noi a causa della composizione dei prodotti: essi comprenderebbero infatti anche degli agenti antivirali.

Questa estate vi saranno le Olimpiadi in Brasile e la promiscuità tipica di queste manifestazioni, in concomitanza con la presenza del virus Zika in modo endemico, rischia davvero di portare conseguenze gravi per la salute dei presenti. Ed è per questo che la dotazione donata agli atleti australiani colpisce ed in modo positivo: si è tentato di mettere a punto una sorta di “kit antivirale” di protezione per proteggere gli individui almeno dal contagio sessuale della malattia.

In questo tipo di ambiente i condom vengono di solito messi a disposizione dall’ente organizzatore: l’aver scelto di mettere a punto dei prodotti in grado di proteggere efficacemente il benessere delle persone non può che ricevere un plauso. Negli ultimi mesi si è scoperto come il contagio da virus Zika sia in grado di apportare problemi alla salute: sono stati trovati collegamenti con la microcefalia dei feti nelle donne incinte e correlazione con la sindrome di Guillain-Barrè ed altri problemi neurologici di varia natura e gravità in alcuni pazienti. L’infezione di per sé spesso è paragonabile ad una semplice influenza, ma non si può non tenere in considerazione la gravita di alcune sue conseguenze.

Per l’occasione sono stati prodotti quindi i “Dual Protect condoms“, dei comuni preservativi dotati di un lubrificante composto da un agente antivirale in grado di combattere i virus a trasmissione sessuale rendendo più difficile in contagio tra le persone e riuscendo secondo i produttori ad elargire una protezione quasi completa contro Zika. Gli australiani sono stati i primi, ma anche altri Stati stanno prendendo le giuste precauzione per evitare che i propri atleti contraggano la patologia.

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