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Alzheimer, prevenzione con la corsa

Si può prevenire l’Alzheimer correndo? Uno studio condotto dai ricercatori statunitensi dell’Università del Kentucky evidenzia i benefici della corsa sul cervello: questo tipo di attività fisica infatti sarebbe in grado di contribuire alla formazione di nuove cellule cerebrali, importanti per allontanare l’avvento di una serie di malattie legate al sistema neurologico.

La ricerca è stata condotta su un campione di 30 adulti tra uomini e donne, di età compresa tra i 50 e i 69 anni. Sottoposti a corsa su tapis roulant, i pazienti hanno evidenziato un aspetto importante che è stato immediatamente colto dai medici, attraverso test specifici: durante la corsa il sangue scorreva verso il cervello in maggior quantità rispetto alle persone che non stavano eseguendo attività fisica. Un dato importante che, traslato nella realtà, ha potuto fornire validi indizi nella lotta alla prevenzione dell’Alzheimer.

Inoltre, sempre attraverso la corsa, si raggiunge anche un altro obiettivo: si aumentano cioè le dimensioni dell’ippocampo e di altre zone del cervello, fino al 2%. Quella dell’ippocampo è una delle prime aree intaccate dall’Alzheimer: in coloro che corrono con una certa regolarità si possono arrivare a registrare un numero di cellule cerebrali tre volte maggiore rispetto a coloro che non fanno alcun tipo di esercizio fisico. L’attività fisica in generale, e la corsa in particolare, si rivela dunque importante per prevenire una malattia seria e invalidante come appunto è l’Alzheimer che colpisce in modo importante la memoria, il pensiero e il comportamento.

E i ricercatori che hanno condotto questo importante studio spiegano la correlazione tra fitness cardio-respiratorio e flusso sanguigno:

Le persone pigre avevano un cervello di dimensioni ridotte. Dopo un programma di esercizi in palestra durato tre mesi, i pazienti hanno registrato un netto miglioramento della memoria

Insomma la corsa sarebbe uno strumento utile per prevenire l’Alzheimer ma anche per rallentarne il decorso.

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