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Identità transgender non è disturbo mentale

L’identità transgender non è un disturbo mentale e le persone che si identificano come tali non dovrebbero essere trattare come malate di mente. Ancora una volta uno studio condotto da atenei internazionali e pubblicato su riviste specializzate tenta di far comprendere la verità di questa situazione.

Purtroppo, nonostante addirittura la società stia facendo passi in avanti in tal senso, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ancora elenca l’identità transgender come un disordine mentale. Lo studio condotto dall’Università del Messico e pubblicato sulla rivista di settore “The Lancet Pshychiatry” è solo uno dei tanti che stanno puntando a evidenziare il fatto che venga ancora considerata una malattia al fine di far revisionare tale “punto di vista” all’istituzione internazionale.

Ricerche simili verranno infatti a breve ripetute in Brasile, Francia, India, Libano e Sud Africa. Tra i punti che si vogliono sottolineare vi è quello che lo stress e la disfunzionalità provata dalle persone transgender non sia dovuta alla loro identità, quanto alla stigmatizzazione della stessa ed al continuo rigetto sociale della condizione. Per giungere alle loro conclusioni gli scienziati hanno analizzato le condizioni di 250 transgender di Città del Messico. Le persone hanno reso noto quando si sono resi conto che la loro identità di genere non corrispondeva a quella biologica sia le diverse esperienze di stress psicologico, transfobia e violenza nella loro vita quotidiana.

E’ emerso che almeno nel 70% dei casi è stato incontrato dai partecipanti rigetto sociale, e nel 63% dei casi vi sono state delle violenze dipese dalla loro identità transgender. I ricercatori, analizzando i dati, hanno anche compreso che essere transgender non è elemento di predizione di eventuale disfunzionalità. E commentano:

Le nostre scoperte supportano l’idea che lo stress e la disfunzionalità possano essere il risultato della stigmatizzazione e del maltrattamento piuttosto che dell’avere un’identità transgender. Vi è bisogno di regole e programmi che possano abbattere la persecuzione e la rimozione dall’elenco delle malattie di mente è uno degli interventi da intraprendere.

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