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Belladonna: proprietà, posologia, controindicazioni

Il rimedio omeopatico Belladonna si ottiene dalle diluizioni e dinamizzazioni della tintura madre di tutta la pianta nel momento della fioritura. Uno degli usi più noti riguarda le affezioni dell’apparato respiratorio, tipiche dell’influenza con i suoi vari sintomi, ma è consigliato anche come antispasmodico in quanto agisce anche sul sistema nervoso.

Belladonna: proprietà

Belladonna, come Aconitum, è uno dei principali policresti dell’omeopatia. Grazie alla sua azione ad ampio spettro, infatti, può essere impiegato per la cura di varie patologie, quali:

  • Raffreddore
  • Rinite allergica
  • Tosse
  • Influenza
  • Gola arrossata e secca
  • Tosse
  • Deglutizione difficile
  • Otite
  • Parotite
  • Congiuntivite
  • Malattie esantematiche (scarlattina, morbillo, rosolia)
  • Ipermenorrea
  • Dismenorrea
  • Vampate di calore della menopausa
  • Epilessia
  • Convulsioni infantili
  • Depressione
  • Insonnia
  • Delirio con ipereccitazione motoria e verbale
  • Nevralgie
  • Cefalea
  • Eczema
  • Acne
  • Foruncoli
  • Eritema solare
  • Geloni
  • Gastrite
  • Ulcera gastroduodenale
  • Coliti con coliche accompagnate da stitichezza e gonfiore
  • Dolori articolari
  • dolori ai denti con gengive gonfie e sanguinanti

Belladonna: posologia

Per quanto riguarda il dosaggio, si consiglia in tutti i casi una diluzione 4CH, 3 granuli o 5 gocce da 3 a 6 volte al giorno in base alla necessità. Nella rinite allergia il rimedio può essere associato a Sambucus e Kalium bichromicum, se la febbre è accompagnata da indolenzimento e dolore muscolare può essere associato ad Arnica. In caso di tosse stizzosa risulta utile l’associazione con Drosera.

Belladonna: controindicazioni

Dal punto di vista farmacologico, la belladonna è una pianta tossica (i suoi principi attivi hanno un effetto paralizzante sulle terminazioni nervose del sistema parasimpatico), ma l’estrema diluizione a cui il rimedio omeopatico è sottoposto ne garantisce l’assoluta sicurezza. L’omeopatia, infatti, impiega le sue fonti (di origine vegetale e non) in dosi infinitesimali utilizzando l’acqua come elemento conduttore, che amplifica l’effetto dei principi attivi (processo di dinamizzazione). I rimedi omeopatici, essendo dei farmaci a tutti gli effetti, devono essere prescritti da un medico omeopata ed è importante seguire le indicazioni in modo scrupoloso.

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