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Carcinosi peritoneo e bilirubina alta, che fare?

Richiesta di Consulto Medico su carcinosi peritoneo e bilirubina alta
Buongiorno…chiedo per conto di mia madre di età 62 operata nel gennaio 2018 adenocarcinoma alla testa del pancreas di 2cm. Sottoposta poi a 6 cicli di chemioterapia abraxane e gemtabina . Nel mese di novembre in una pet di controllo riscontriamo una “lesione”(ma nulla di certo) alla vertebra C7 e per non rischiare …10 sedute di radioterapia….Da quel momento discesa continua febbre, debolezza  associata a brividi continui . Diagnosi: una forte colangite curata con antibiotico che non risolveva nulla fino ad arrivare all’oncologico di Bari (noi siamo di Barletta) dove comincia a stare un po meglio sempre però sotto cura farmacologica . Diagnosi finale carcinosi del peritoneo dove ci hanno detto che non c’è nulla da fare …Ora siamo a casa, con una cura presumo palliativa e comunque una chemioterapia che sta facendo, Capecitabin mesa da 500 gr, 1 compressa al giorno dato che il suo valore di bilirubina sicuramente altino, visto i suoi occhi gialli ..Chiedo gentilmente il vostro parere e mi scuso se non sono stata chiara in alcune espressioni…..Grazie in anticipo attendo una vostra risposta.

Specializzazione
Oncologia
Tipo di Problema
Carcinosi peritoenale

Risponde il Prof. Carlo Pastore oncologo e chemioterapista, consulente per l’area oncologica e per l‘ipertermia capacitiva per l’Hilu Medical Center (Marbella, Spagna) e presso il Centro di Medicina Integrativa in Malaga (Spagna), nonché responsabile della divisione di oncologia medica ed ipertermia oncologica della Casa di Cura Villa Salaria in Roma, membro dell’ESHO (European Society for Hyperthermic Oncology). Per contatti diretti www.ipertermiaitalia.it

Gentile Utente,
buonasera. Per quel che comprendo la condizione generale non è delle migliori e la bilirubina ha un valore in crescita. Purtroppo la condizione di stasi biliare con accrescimento della bilirubina non consente un approccio terapeutico adeguato in chemioterapia. Purtroppo ritengo che non si possa fare più di quel che si sta facendo impostando una adeguata terapia di supporto per migliorare per quanto possibile la condizione generale. Mi spiace molto.

Cari saluti

Carlo Pastore, oncologo – www.ipertermiaitalia.it

 

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