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Virus Zika sintomi, contagio, rischi e cure

Che cos’è il virus Zika di cui si sente tanto parlare in questi giorni? Si tratta di un patogeno che si trasmette con le punture di zanzare infette del genere Aedes, in modo particolare da Aedes aegypti nelle zone tropicali, e che nelle ultime settimane sta mettendo paura all’intera America centro-meridionale. Provoca rischi molto alti per l’uomo: disordini neurologici, malformazioni sui bambini. Sintomi, contagio, rischi e cure del virus Zika: ecco tutto quello che c’è da sapere per tutelare la propria salute e quella degli altri.

Sintomi virus Kiza

Gli esperti sottolineano l’importanza di sapere riconoscere i sintomi del virus nei tempi più brevi anche se molto spesso questo virus dà segnali che sono facilmente confondibili con altre patologie. L’Organizzazione Mondiale della Sanità lo ha inserito nella lista dei patogeni sotto osservazione. Tra i sintomi principali dello  Zika troviamo infatti febbre, malessere generale, dolori articolari ma anche mal di testa (spesso associato a una sensazione di cerchio) e dolori muscolari, eruzioni cutanee e congiuntivite. I sintomi, di solito di lieve entità, compaiono in genere tra i 3 e i 12 giorni dopo essere stati punti dalla zanzara infetta e durano da 2 giorni fino a una settimana. Non tutte le persone che vengono contagiate dal virus sviluppano sintomatologie marcate ma il rischio c’è ed è bene saperlo. La difficoltà nel riconoscere i sintomi è che nella maggior parte dei casi si scambiano i segnali del virus per un semplice raffreddore o la classica frescata.

Il contagio

Il virus Zika viene trasmesso all’uomo dalla puntura delle zanzare Aedes aegypti e Aedes albopictus. Non può esserci contagio da uomo a uomo, così come ha sottolineato anche la sanità britannica cercando di placare fin da subito il panico tra la popolazione dopo avere scoperto i primi casi di persone infette dal patogeno dopo un viaggio nell’America del Sud. Insomma si può essere contagiati dal virus Zika solo se si viene punti da una zanzara infetta; stare a contatto con persone infette non sarebbe pericoloso per la salute.

Rischi principali del virus Zika

Ma quali sono i rischi principali per la salute dell’uomo legati a questo virus? Per il momento non c’è certezza matematica, ma si è visto di come questo patogeno sia in qualche modo collegato a un aumento di bambini nati con microcefalia, una grave malformazione neurologica che determina una circonferenza del cranio notevolmente più piccola della media per età e sesso. I medici non si espongono per il momento e dunque il rapporto causa-effetto non è confermato; tuttavia i rischi sembrano essere collegati essenzialmente a un aumento delle malformazioni prima accennate oltre che alla presenza di più generali disturbi neurologici nelle persone che vengono a contatto con il virus.

Quali cure e cosa fare?

Intanto è importante sapere che il virus Zika viene ad oggi individuato attraverso il metodo diagnostico Prc (polymerase chain reaction), anche chiamato reazione a catena della polimerasi. Non esiste al momento un vaccino utile per prevenire il contagio, quindi essenzialmente è necessario tutelarsi evitando di entrare in contatto con quelle che sono le zanzare potenzialmente pericolose che potrebbero iniettare il virus. Al momento, l’unico modo per ridurre di gran lunga il rischio di venire contagiati è quello di evitare di andare nei posti dove attualmente il virus Zika sta imperversando (Brasile, Venezuela, Thahiti, Colombia, El Salvador). Per chi deve mettersi in viaggio verso l’America Meridionale, il consiglio è quello di usare prodotti repellenti anti-zanzare e di mettere in pratica alcune piccole regole: dormire con le zanzariere, cercare di indossare abiti lunghi che coprano gran parte del corpo quando si esce e così via. Insomma i consigli sono quelli tipici che si danno per evitare di essere punti dalle zanzare in estate. Il virus Zika è già diventato italiano: quattro i casi fino ad oggi diagnosticati, ma potrebbero aumentare.

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