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Sceglie la morte alle cure, succede in Gran Bretagna

Piuttosto che patire una vita d’inferno, davanti alla prospettiva di una guarigione temporanea, che l’avrebbe costretta ad un’esistenza fatta di continui controlli medici e sofferenze, tutt’altro che normale, una tredicenne inglese ha deciso di lasciarsi morire, rifiutando il trapianto di cuore resosi disponibile, che l’avrebbe salvata.

L‘Alta Corte ha riconosciuto il suo diritto a morire con dignità, garantendole la possibilità di scegliere tra una vita di sofferenze e una morte dignitosa. L’ospedale voleva, se così si può dire, imporle il trapianto di cuore, che l’avrebbe obbligata a cure per tutta la durata della vita. La forza della disperazione, o forse quell’intravedere davanti a sè un’esistenza di buio e dolore, ha fatto decidere, alla tredicenne, giovanissima ma già davanti a una così drammatica scelta, di lasciarsi morire piuttosto che vivere in simili condizioni.