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Cheratocono curabile con il laser: il cross-linking

Distribuzione razionale degli spazi, strumenti tecnologici all’avanguardia, medici di alto livello. Alla nuova unità operativa di oculistica dell’Humanitas di Rozzano (Mi), esami diagnostici e terapie vengono effettuate nello stesso edificio, così in una sola giornata il paziente può fare l’ecografia, la fluorangiografia ad alta risoluzione, una terapia laser, se necessario un intervento chirurgico in day hospital, in ambulatori e sale d’attesa molto confortevoli. Spiega Paolo Vinciguerra, direttore dell’unità operativa di oculistica

“Nella struttura è disponibile l’apparecchio per la tomografia ottica a radiazione coerente (OCT), un esame non invasivo che utilizza un fascio laser per fotografare con una risoluzione altissima gli strati della cornea o della retina, e permette di indagarne le caratteristiche morfologiche”

 L’ospedale è uno dei pochi attrezzati per la diagnosi e la cura del cheratocono, una malattia degenerativa della cornea. Questa grave patologia, correlata a disfunzioni della tiroide, si manifesta maggiormente tra i 20 e i 30 anni, e ora si può curare in maniera indolore e non invasiva con il cross-linking, una tecnica che sfrutta il laser a ultravioletti. Speciali lenti intraoculari, inserite all’interno dell’occhio con una piccola incisione possono correggere miopie non operabili. In caso di intolleranza le lenti vengono rimosse facilmente.