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Dormire poco non agevola l’obesità

Sfatiamo un mito: dormire poco non è sano, ma non è vero che può incidere sul peso delle persone. A confermarlo è un nuovo studio effettuato dal dottor S. Diane Lauderdale che ha affermato:

Speravamo di trovare dell prove per confermare questo, perché era un’idea interessante, intrigante, con alcuni buoni motivi per pensare che ciò biologicamente aveva senso. Ma non abbiamo trovato nulla.

La privazione del sonno cronica si pensava potesse essere un fattore di rischio per l’aumento di peso. Mentre molti studi hanno collegato l’elevato indice di massa corporea (BMI) al poco sonno notturno, la maggior parte sono stati trasversali, nel senso che guardavano solo un unico punto nel tempo, il che rende difficile dimostrare se dormire troppo poco porta ad aumento di peso o viceversa. La spiegazione Lauderdale e i suoi colleghi la danno sull’American Journal of Epidemiology.

Inoltre, dicono, la maggior parte degli studi si sono basati sulle stime effettuate dalla gente su quante ore dormivano la notte, un dato notoriamente impreciso. Per risolvere questo problema, Lauderdale, dell’Università di Chicago, e colleghi, hanno chiesto a dei volontari di indossare una sorta di orologio da polso, che in realtà era un dispositivo di localizzazione chiamato actigrafo, in grado di misurare la durata del sonno così come la sua frammentazione, o quante volte una persona si svegliava durante la notte.

Hanno così seguito 612 persone che partecipavano ad uno studio di lunga durata sul rischio di malattia cardiaca, tutte sopra i 40 anni. Mentre la durata del sonno più breve è stata associata ad un più elevato indice di massa corporea, come è stato il sonno più frammentato, con l’adeguamento dell’etnia e dello status socio-economico, il rapporto si è indebolito.

Le persone che dormivano meno a sin dall’inizio dello studio non avevano più probabilità di altre di aumentare il peso durante i cinque anni in cui sono stati seguiti. Lauderdale e la sua équipe hanno inoltre scoperto che il collegamento tra i tempi più brevi del sonno ed un più elevato indice di massa corporea era molto più debole per le persone che non russavano, e molto più forte per chi lo faceva. Il risultato ha sorpreso anche gli stessi ricercatori, che però hanno ammesso:

Noi non sappiamo bene cosa significa.

L’apnea notturna, in cui una persona si sveglia senza fiato più volte durante la notte, è stata collegata all’obesità, anche se l’apnea del sonno ed il russare non sembravano collegati.

[Fonte: Health24]