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Malformazioni congenite: possono essere eredità di una guerra

 Le malformazioni congenite sono patologie spesso derivanti da contaminazione da agenti esterni che vanno ad attaccare il dna modificandolo inesorabilmente. Uno studio Italiano ha tentato recentemente di gettare luce sula correlazione che vi è tra le nascite di bambini affetti da malformazioni e i conflitti. Il risultato ha portato a comprendere come  le stesse possono essere una delle eredità delle guerre più difficili da combattere.

Le statistiche in tal senso parlano chiaro. Nel 2010, il 15% dei bambini nati nell’ospedale di Fallujah, in Iraq presentava malformazioni di tipo congenito. Un numero decuplicato rispetto a quelle registrate tra il 1991 e il 2001. A tali numeri è corrisposto poi un aumento dei casi di aborto involontario, in particolare dal 2003, anno nel quale il recente conflitto in Iraq ha avuto inizio.

E’ proprio su questi numeri che il gruppo italiano del  “New Weapons Committee” ha deciso di lavorare, documentando la correlazione tra le malformazioni e i dati relativi alla presenza dei metalli pesanti nei capelli dei bambini nati con difetti genetici ed i loro genitori.

Non è una novità: i metalli pesanti sono da tempo considerati una delle maggiori cause di malformazione insieme ai fattori ereditari, sia per ciò che riguarda l’anencefalia, ma anche la spina bifida ed altre problematiche simili. Essi infatti rappresentano un rischio molto grave per la salute riproduttiva delle persone e per quella dello sviluppo fetale. Proprio per la capacità dei metalli pesanti di accumularsi negli esseri viventi.

Lo studio ha preso a campione  56 famiglie nelle quali si sono presentati difetti e malformazioni neonatali e 11 famiglie sane a funzionare di gruppo di controllo. I ricercatori hanno verificato la concentrazione dei metalli nei neonati e nei loro genitori e li hanno sottoposti ad un questionario riguardante la storia riproduttiva della propria famiglia. I risultati, hanno dimostrato non solo la presenza di contaminazione nei bimbi malati e nei loro genitori, ma anche nel gruppo di controllo, ma anche l’assenza di problemi di carattere ereditario, correlando quindi il problema alla presenza di metalli pesanti derivante dalla guerra.

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