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Putin dichiara guerra all’alcool

Molto spesso si associano i russi alla vodka. Tra un po’ ciò non sarà più possibile. Il primo ministro Vladimir Putin, allarmato dai troppi problemi del popolo russo con l’alcool, ha dato il via libera ad una campagna per ridurne il consumo di oltre la metà nei prossimi 10 anni.

Putin ha approvato una serie di misure del Governo per affrontare la minaccia nazionale della dipendenza da alcool, iniziando con le restrizioni sulla vendita di alcolici e sulla produzione, aumentando le imposte e restringendo il campo in materia di pubblicità.

La salute dei russi deve essere messa davanti agli interessi del mercato dell’alcool

ha dichiarato il Premier nel suo documento strategico. Si calcola infatti che 23.000 persone muoiano ogni anno per avvelenamento da alcool e oltre 75.000 persone sono affetti da malattie connesse a questa sostanza.

L’abuso di alcol è il motivo principale per il rapido accumulo di problemi demografici e sociali in Russia dalla metà degli anni ’60

continua il documento. Putin mira a ridurre il consumo del 15% entro il 2012 e del 55% entro il 2020, ma non menziona il controllo dello Stato nella vendita o nella produzione dell’alcool, come richiesto dagli attivisti anti-alcool. Nel mese di agosto, il presidente Dmitry Medvedev ha ordinato delle misure dure nella lotta contro l’abuso di alcool, dicendo che è stato colpito da dati relativi al consumo ufficiale.

Da allora, la Russia ha triplicato le accise sulla birra, ha introdotto i prezzi minimi per la vodka e sta valutando la drastica riduzione su dove e quando la birra possa essere venduta, come ad esempio il divieto di vendita nei chioschi ai lati delle strade.

Nel 1985, l’ultimo leader sovietico Mikhail Gorbachev fu il primo ad iniziare questo tipo di politica, ordinando tagli pesanti nella produzione di vini e liquori ed introducendo controlli più rigorosi sul consumo pubblico di alcolici.

La campagna all’epoca causò un aumento nella produzione illegale di alcolici a bassa qualità prodotti in casa, e le troppe restrizioni assestarono un duro colpo alla popolarità di Gorbaciov. I russi si calcola bevano mediamente 18 litri di alcool all’anno a testa, che la fanno essere in ogni caso la nazione con minor consumo di alcool pro capite in Europa. Nonostante questi dati, la volontà di Putin resta quella del pugno duro.

[Fonte: Health24]