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La recessione porta meno benessere economico ma più salute

Quando si dice “non tutti i mali vengono per nuocere”. Uno studio effettuato sui 20 anni vicini alla grande depressione tra il 1920 ed il 1940 hanno dimostrato che, nonostante le economie di tutto il mondo fossero a pezzi ed aumentarono i casi si suicidio e disoccupazione, la salute generale ne guadagnò.

In particolare ciò avviene per due motivi. Il primo, e più diretto, è che guadagnando di meno, si spende meno denaro in spese “superflue” come fumo, alcool e tutti quei vizi che ci tolgono anni di vita. Il secondo è l’aspetto fisico, e cioè che in momenti di crescita economica, si lavora a ritmi più elevati, con un incremento conseguente dello stress. Quando invece c’è crisi, il lavoro (quando c’è) diminuisce, ed il nostro fisico ne risente di meno.

Negli anni successivi alla grande recessione del 1929, i ricercatori dell’Università del Michigan hanno rilevato che l’aspettativa di vita media salì di ben 6 anni, e addirittura hanno registrato una diminuizione sostanziale dei casi di cancro. Speriamo che anche da questa crisi ne usciremo con migliore salute. Dopotutto non può andare sempre tutto male.

[Fonte: La Stampa]