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Lo stereotipo di bellezza femminile esiste, quello maschile no

Gli uomini sono spesso considerati senza fantasia a proposito dei gusti sessuali, mentre le donne si dice siano imprevedibili. Tutti questi modi di pensare all’altro sesso sono stati ora confermati scientificamente da uno studio della Wake Forest University del North Carolina, Usa, pubblicato sul Journal of Personality and Social Psychology.

I ricercatori hanno “reclutato” quattromila volontari di ogni età, estrazione e razza, e li hanno messi di fronte a diverse fotografie di ragazzi e ragazze giovani e meno giovani, belle e meno belle,  modelli e persone normali. L’intento era di capire se i due sessi convergevano verso un modello unico di “ragazzo/a ideale”, oppure se la bellezza è soggettiva. Alla fine dell’osservazione, i risultati non sono stati nemmeno troppo sorprendenti: i maschi avevano poca fantasia e miravano più allo stereotipo della ragazza da copertina, mentre le donne avevano tutte gusti diversi.

Partendo dal dato maschile, i ricercatori hanno ottenuto due spunti interessanti. Il primo è che la ragazza-tipo dev’essere quella che ci propinano ogni giorno giornali e televisioni: magra, slanciata, con lineamenti fisici armoniosi ed un bel viso; il secondo è che, a seconda dell’età, cambia anche ciò che si cerca in una donna. E’ stato osservato infatti che i maschi giovani si concentravano maggiormente sul fisico, quelli un po’ più grandi, fino ad arrivare agli anziani, preferivano le foto di modelle con uno sguardo dolce, caldo, e soprattutto quelle che nella foto sorridevano, sintomo che, arrivati ad una certa età, agli uomini si spegne un po’ l’ardore sessuale e si preferisce concentrarsi sulla sicurezza e la serenità.

Diametralmente opposti i gusti femminili. Tra le duemila donne che si sono sottoposte all’esperimento, difficilmente c’erano grossi gruppi che convergevano verso un’idea unica. Il fisico muscoloso e quello con un po’ di ciccia, quello magro o il tarchiato, piacevano tutti allo stesso modo, così come non c’erano convergenze sul tipo di sguardo, di sorriso o di qualsiasi espressione facciale. Talmente erano in disaccordo alcune che, riferiscono gli scienziati, a differenza degli uomini, durante gli esperimenti discutevano e certe volte litigavano tra di loro sulle risposte da dare, tanto erano differenti i modi di vedere. Il sospetto che viene è che per una donna non è tanto l’immagine che conta, come avviene invece tra gli uomini, ma magari l’attrazione sessuale che proviene dalla chimica.

[Fonte: Corriere della Sera]