FOCETRIA Novartis (H1N1)

FOCETRIA, Novartis

CATEGORIA: Farmaco vaccino influenzale pandemico (H1N1) (antigene di superficie, inattivato, adiuvato)

FORMA FARMACEUTICA: Soluzione iniettabile

PRINCIPI ATTIVI: Virus H1N1, antigene inattivato

INDICAZIONI: Focetria è un vaccino per la prevenzione di una influenza pandemica causata dal virus H1N1.
L’influenza pandemica è un tipo di influenza che si verifica con frequenza di qualche decennio e si diffonde rapidamente in tutto il mondo. I sintomi dell’influenza pandemica sono simili a quelli della comune influenza, ma possono essere più gravi e portare maggiori reazioni avverse e secondarie. Nessuno dei componenti del vaccino può causare l’influenza , ma in seguito alla somministrazione del vaccino, il sistema immunitario producendo gli anticorpi necessari all’aggressione della particella patogena, può sviluppare reazioni avverse simil-influenzali, ma di lieve entità e di durata transitoria. Il vaccino viene iniettato per via intramuscolare (braccio) in due dosi. Per i pazienti a cui viene somministrata una prima dose di Focetria si consiglia di completare il ciclo di vaccinazione con questo medicinale (e non con un altro vaccino contro l’influenza H1N1). Non somministrare ai bambini di età inferiore ai 6 mesi.

CONTROINDICAZIONI/EFFETTI SECONDARI: Ipersensibilità od intolleranza al principio attivo o ad uno dei suoi eccipienti, anche presenti sottoforma di tracce come, ad esempio, proteine di uova o di pollo, ovalbumina, formaldeide, kanamicina e neomicina solfato (antibiotici) o cetiltrimetilammonio bromuro (CTAB). Eventuali segni e sintomi di una reazione allergica possono includere eruzione cutanea pruriginosa, respiro affannoso (dispnea) e rigonfiamento del viso o della lingua. Tuttavia, in presenza di influenza pandemica, potrebbe essere opportuno ricevere il vaccino a condizione che appropriata assistenza medica sia immediatamente disponibile in caso si verifichi una reazione allergica. Per qualunque dubbio, è necessario rivolgersi al medico o l’infermiere/a  prima della somministrazione del vaccino. In presenza di febbre (<38°) ed altri sintomi influenzali, è consigliabile rimandare la vaccinazione. E’ necessario inoltre informare il medico in caso di altre patologie in corso o se si sta eseguendo una terapia con altri farmaci. Dopo l’iniezione possono verificarsi arrossamento, rash cutanei ed altri sintomi dovuti alla somministrazione del vaccino. Possono comparire poi febbre, stato di indisposizione generale, stanchezza, mal di testa, incremento della sudorazione, brividi, sintomi simili a quelli dell’influenza, dolore a livello di muscoli e articolazioni. Durante la gravidanza è necessaria la valutazione del rapporto tra rischio e beneficio. Focetria è invece somministrabile senza problemi durante l’allattamento.

NOTE: Ivaccini contro la temuta influenza suina, tra cui Focetria, prodotto dalla Novartis e Pandemrix della GlaxoSmithKline, sono prodotti che devono essere utilizzati soltanto in una situazione dichiarata ufficialmente come pandemia dall’Organizzazione mondiale della sanità ( OMS ) o dall’Unione europea ( UE ). L’autorizzazione per i due prodotti è valida per tutto il territorio europeo più Islanda, Liechtenstein e Norvegia. I vaccini agiscono sull’organismo insegnando al sistema immunitario a difendersi contro una malattia. Dopo la prima dose, infatti,  il sistema immunitario riconosce il virus come estraneo e produce anticorpi contro quel virus, così, in caso di esposizione al virus successivamente alla vaccinazione, il sistema immunitario sarà in grado di produrre gli anticorpi più rapidamente e combattere il microorganismo. contiene piccole quantità di un virus denominato H5N1. Il virus è stato prima inattivato in modo tale da non provocare la malattia. Quindi, le membrane esterne che contengono gli antigeni di superficie sono state estratte e purificate. Il vaccino contiene inoltre un adiuvante ( un composto a base di olio ) per stimolare una risposta migliore. Gli studi hanno evidenziato che a  21 giorni di distanza dalla seconda iniezione, nell’86% delle persone vaccinate con 7,5 microgrammi di emoagglutinina sono stati rilevati livelli anticorpali capaci di garantire una protezione dall’infezione dal virus responsabile dell’influenza suina. La percentuale è salita all’85% nei pazienti che avevano ricevuto la dose da 15 microgrammi.

Altri farmaci utilizzati nel trattamentodelle influenze pandemiche: Pandemrix

[Fonti principali: AAVV Xapedia.com, AAVV Informatori.info, AAVV Novartis.it]

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