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Marijuana a scopo terapeutico, è la Asl a pagare

Marijuana a scopo terapeutico: per la prima volta in Italia viene emessa una sentenza che obbliga la Asl a fornirla gratuitamente ai malati che ne abbiano necessità. A far applicare l’articolo 32 della Costituzione, il giudice Elisabetta Piazzi del tribunale di Avezzano.

La consegna dei 270 grammi di marijuana è avvenuta oggi all’ospedale di Sulmona, a L’Aquila. A beneficiarne sarà un uomo di 42 anni, Marco di Paolo (nella foto in homepage) di Cansano (L’Aquila), ex poliziotto, colpito da sclerosi multipla. L’istanza avanzata dall’uomo sette mesi fa tramite i suoi avvocati Bartolo De Vita e Maria Teresa Saporito fu accolta già lo scorso mese di febbraio, ma soltanto oggi la fornitura di marijuana è approdata al nosocomio aquilano affinché venga somministrata al paziente.

La dose giunta all’ospedale di Sulmona sarà sufficiente a curare l’uomo per i prossimi tre mesi. In totale gli verranno elargiti tre grammi al giorno. Soddisfatti gli avvocati dell’uomo che si sono battuti per tutelare i diritti del loro assistito e che hanno nello stesso tempo garantito un precedente positivo per tutti coloro che vorranno intraprendere la stessa strada. Le Asl potrebbero risparmiare moltissimo denaro se la marijuana a scopo terapeutico fosse prodotta in Italia, piuttosto che importata dall’Olanda, come avviene oggi. Per ogni paziente che necessita di marijuana oggi le Asl spendono 12 mila euro all’anno. Cifra che scenderebbe a 5 mila se la produzione avvenisse in Italia. E’ lo stesso avvocato dell’uomo, Bartolo De Vita, a sottolineare come

“la Regione Abruzzo spenda molto e male per l’assistenza sanitaria ai pazienti con patologie neurologiche. La revisione del piano sanitario può essere l’occasione per riorganizzare il sistema di assistenza, prevedendo anche la possibilità di produrre in Italia, tramite l’Istituto di farmaceutica militare, la marijuana necessaria alle cure dei pazienti affetti da Sla, sclerosi multipla, ictus. In questo modo la Regione offrirebbe un servizio adeguato e risparmierebbe gran parte dei soldi oggi necessari per acquistare la marijuana in Olanda”.

Il paziente ha espresso la sua soddisfazione per questa piccola, grande vittoria:

“E’ una vittoria di tutte le persone che soffrono e che sono costrette, per inspiegabili posizioni ideologiche e politiche a fare a meno di un medicinale che si è dimostrato, anche scientificamente, essere molto più efficace e conveniente dei farmaci attualmente in commercio in Italia”.

[Fonte Foto: Ansa.it]