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Sequestrati 15.000 prodotti tossici provenienti dalla Germania

15 mila confezioni di prodotti cosmetici sono state sequestrate ieri dalla Guardia di Finanza perché contenevano sostanze tossiche per la pelle. A far entrare in Italia i prodotti nocivi stavolta non sono i cinesi, ma i tedeschi, che hanno valicato le frontiere grazie alla mancanza di controlli, visto che all’interno dell’Unione Europea le merci possono viaggiare liberamente, e per poco si è evitata una mini-strage.

Questi prodotti, a marchio Asam Gmbh & C Betriebs, riguardavano detergenti, shampoo creme e gel destinati alle catene di distribuzione di merci a basso costo Nine-T-Nine Cent Paradise. A far insospettire gli ufficiali della Guardia di Finanza sono state le etichette di questi prodotti, le quali contenevano le indicazioni soltanto in lingua originale, il tedesco, ma non c’era traccia di italiano. Così, inviate ad un laboratorio per l’analisi, sono state trovate tracce di dimethylbromoglutaronitrile, un allergene molto potente che può provocare dermatiti ed eruzioni cutanee.

La sostanza è altamente tossica, e potrebbe essere molto pericolosa per le persone con le difese immunitarie compromesse. Non solo per quelle, visto che molto spesso questo genere di prodotti è usato da persone che hanno bisogno di dare sollievo alla propria pelle o ai propri capelli, che finirebbero per rovinarli del tutto con queste sostanze.

Il prodotto, importato dalla Sms Distribution di Bolzano, è usato come conservante, e già seimila confezioni sono state sequestrate anche se, ammettono gli stessi vertici della Guardia di Finanza, c’è la possibilità che alcune confezioni siano sfuggite ai controlli, e siano regolarmente in vendita sugli scaffali non solo di quella catena di supermercati, ma anche in altre. Per questo il consiglio è di leggere sempre bene l’etichetta, e di diffidare dei prodotti che non riportano scritte in italiano. Non soltanto quelli di origine tedesca, ma di qualsiasi origine. Dopotutto, se non comunicano in italiano, qualcosa da nascondere l’avranno.

[Fonte: Ansa]