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Scoperto gene correlato alla sordità in vecchiaia

 Di sicuro avrete notato che spesso le persone, invecchiando perdono un po’ del loro udito, diventando come comunemente si usa dire “duri d’orecchio”. Uno studio recentemente effettuato e pubblicato sulla rivista di settore Plos Biology, ci porta a pensare che le cause di questa sordità correlata all’età anagrafica dipenda da un gene.

I ricercatori della Washington University School of Medicine hanno infatti individuato nel corso di una loro ricerca il gene che con molta probabilità scatena questa particolare condizione. Si tratta di una scoperta importante perché offre la speranza, sebbene sul lungo termine, di riuscire a disporre in futuro di un trattamento specifico per prevenire questa selettiva perdita dell’udito che colpisce almeno il 50% delle persone con oltre sessanta anni.

Lo studio è stato condotto su modello animale. E’ stato preso un gruppo di topolini ai quali è stato “tolto” il gene che si presupponeva potesse avere a che fare con l’udito, l’FGF20.  La condizione è stata raggiunta rimuovendo nei topolini nel grembo della madre una proteina fondamentale, un fattore di crescita dei fibroblasti, solitamente “cruciali” per lo sviluppo.

Le cavie alle quali era stato eliminato, erano perfettamente in salute tranne che per un semplice aspetto: erano completamente sordi. I ricercatori hanno rilevato che le loro cellule ciliate esterne, quelle estremamente delicate che servono ad amplificare i suoni, erano totalmente scomparse per almeno i due terzi del totale.

Ed un danno a queste cellule è associato medicalmente alla perdita dell’udito. Il gene, presente anche negli esseri umani, potrebbe rivelarsi “fondamentale” per una eventuale crescita di nuove cellule ciliate, considerate unico mezzo per combattere la sordità.

La “rimozione” avvenuta geneticamente non ha apportato ulteriori danni ai topolini. Non solo, le cellule ciliate interne, adibite alla trasmissione “elettrica” dei suoni amplificati al cervello erano normale. Sinonimo che le due tipologie di cellule ciliate si sviluppano una indipendentemente dalle altre. Con la vecchiaia, la sordità è dovuta alla perdita delle cellule ciliate esterne.

Come spiega il coordinatore della ricerca Sung-Ho Hu, bisognerà stabilire se la sordità umana è strettamente collegata alle mutazioni dello stesso gene.

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Fonte: Plos Biology