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Allergie alimentari nei bambini e shock anafilattico, come difendersi

Le allergie alimentari nei bambini sono la prima causa di anafilassi ovvero di reazione allergica grave che, nei casi più importanti, può provocare un pericoloso shock anafilattico: a lanciare l’allarme sono i medici che hanno partecipato alla prima giornata del Congresso Nazionale di AAITO – Associazione Allergologi Immunologi Territoriali Ospedalieri – che ha avuto luogo a Bergamo. Come difendersi dunque dal rischio di incappare in pericolose situazioni che possano mettere a repentaglio la salute dei piccoli?

La scuola, che è l’ambiente più frequentato dai bambini oltre alla casa, deve garantire a tutti gli studenti la possibilità di vivere in un ambiente sicuro e deve offrire anche a chi che soffre di gravi allergie alimentari l’opportunità di partecipare a tutte le attività. Le allergie alimentari insomma non devono costituire un problema né tantomeno i bambini che ne soffrono devono sentirsi diversi dagli altri. Tuttavia, visto che questo genere di disturbo provoca una reazione anomala del sistema immunitario (che può conoscere sintomi lievi ma anche gravi: l’anafilassi appunto) è necessario sapere bene come comportarsi per ridurre al minimo il rischio di sottoporre i bambini al pericolo.

E’ importante dunque avere un dialogo aperto con insegnanti e maestre, per fare in modo che loro stesse abbiano chiaro il quadro di salute dei bambini ai quali fanno lezione ogni giorno. E’ importante stilare una lista degli alimenti ai quali i piccoli sono allergici in modo da fare trovare loro i pasti giusti alla mensa. Le allergie alimentari in generale sono da riferire a una lista piuttosto corta di alimenti, per esempio latte vaccino, uovo, soia, grano ma anche arachidi, noci e frutta a guscio, pesce e molluschi; tuttavia ci sono bambini che sviluppano reazioni allergiche anche nei confronti di altri alimenti.

Insistete molto con gli adulti che dovranno vigilare sui vostri figli per fare in modo che siano essi stessi consapevoli di quello che i ragazzi non devono assolutamente mangiare. Dal Congresso sopra citato è emerso che l’unico modo per difendersi dalla anafilassi provocata dalle allergie alimentari è una giusta prevenzione basata essenzialmente sul dialogo e sulla comunicazione.

La Dottoressa Maria Beatrice Bilò, Presidente AAITO, ha affermato:

L’ allergia alimentare costituisce la prima causa di anafilassi in età pediatrica, e nell’ultimo decennio si è osservato un aumento di circa sette volte nei bambini tra zero e quindici anni […] Negli ultimi anni è aumentata l’incidenza delle allergie alimentari nei bambini in età scolare, aumentando così la probabilità, soprattutto da parte del personale scolastico, di dover gestire studenti a rischio di gravi reazioni

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