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Mestruazioni e mal di testa: c’è collegamento

Finalmente le donne possono tirare un sospiro di sollievo: gli scienziati sono riusciti a trovare la correlazione tra il ciclo mestruale ed il mal di testa. Le donne non erano di certo dubbiose sull’esistenza di questa correlazione: da sempre vittime della sindrome premestruale, sono in grado di riconoscere i cambiamenti del proprio corpo ed i disturbi ormonali ad essi legati.

Il mal di testa poi, rappresenta uno dei sintomi più diffusi, il primo manifestarsi con l’avvicinarsi della mestruazione.

Fino ad ora questo “malessere” della donna veniva sottovalutato e sottostimato dall’uomo, mentre il dottor Fabio Frediani, direttore del dipartimento di Neurologia dell’Ospedale San Carlo di Milano, è stato in grado di spiegare l’effettivo legame tra il mal di testa e l’avvicinarsi del ciclo delle donne, distinguendolo da altre tipologie di emicrania e dando allo stesso la giusta importanza a livello prettamente medico.

Questo perché, a dispetto di ciò che si pensa, l’emicrania relativa al ciclo mestruale possiede una chiara origine fisica, difficilmente trattabile attraverso i normali antidolorifici, ma soprattutto legata ad una patologia seria, perché come tale deve essere considerata la sindrome premestruale.

Come spiega il luminare, sono tre le tipologie di emicrania esistenti nelle donne. Una non collegata alla mestruazione (che può comunque manifestarsi durante il ciclo con attacchi più intensi del solito, n.d.r.); una correlata direttamente al ciclo, che si manifesta almeno due o tre volte durante lo stesso; e l’emicrania mestruale pura, così definita perché si manifesta due giorni prima del ciclo mestruale e nei suoi primi tre giorni.

È la stessa intensità di questi attacchi di mal di testa a rendere gli antidolorifici comuni poco efficaci contro il disturbo. Secondo il dottor Frediani, la terapia ideale alla quale sottoporre le donne sarebbe di tipo endovenoso o sottocutaneo di farmaci antidolorifici o addirittura a mini-terapie studiate direttamente sulla persona, in modo tale da agire in maniera personalizzata e preventiva a partire dal 20º giorno del ciclo, fino ad arrivare al 28º.

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Fonte: Corriere della Sera