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Incontinenza urinaria donne, il botox potrebbe contrastarla

Il botox potrebbe contrastare l’incontinenza urinaria nelle donne, migliorando i sintomi della vescica debole, un problema che colpisce più del 13% delle donne nel mondo e circa 2 milioni soltanto in Italia. Spesso viene definita la “malattia silenziosa” perché chi ne soffre, spesso, fa difficoltà a parlarne, tanto alle persone che stanno accanto, quanto al proprio medico di famiglia.

Uno studio condotto di recente da un gruppo di studiosi dell’Ospedale Universitario della NHS Trust di Leicester, nel Regno Unito, e pubblicato su “European Urology” suggerisce che un trattamento con il botox (tossina botulinica) potrebbe migliorare le condizioni di chi soffre di vescica debole.

L’incontinenza urinaria può essere legata a cause diverse e diversi possono essere i sintomi che portano a scoprirla. Si possono riscontrare, ad esempio, delle perdite di urine mentre si ride, si tossisce o si starnutisce, il bisogno urgente di andare in bagno e di urinare più di 2 volte durante il sonno e minzione dolorosa.

Gli esperti hanno coinvolto 240 donne pazienti di 8 centri uro-ginecologici in cura tra il 2006 e il 2009. Le partecipanti sono state suddivise a caso in 2 gruppi. Il primo gruppo ha ricevuto un trattamento con il botox, mentre quello di controllo ha ricevuto un trattamento fittizio. Dai risultati ottenuti, è emerso come le donne trattate con il botox hanno riferito un significativo miglioramento dei sintomi. Per esempio, gli episodi di incontinenza si sono ridotti da 6 al giorno a meno di 1 volta al giorno. A 6 settimane dal trattamento poi il numero di episodi di urgenza di minzione è sceso da 8 al giorno a 3 al giorno.

Dopo 6 settimane il 40% delle donne trattate con il botox è ritornata ad una situazione di continenza. Un terzo di queste donne, poi, ha mantenuto la continenza anche dopo 6 mesi il trattamento, periodo oltre cui gli effetti del trattamento, interrotto, iniziavano a ridursi.

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