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Cura a km zero con i medici di famiglia

Cura a km zero con i medici di famiglia? Potrebbe essere possibile riuscire ad avere tutta l’assistenza che si necessita da parte del proprio medico, ivi compresi gli esami base per monitorare le malattie croniche. Ma la sanità italiana è pronta ad un grande passo.

In qualche modo ne è convinta la FIMMG, la Federazione Italiana dei Medici di Famiglia, che ha deciso di lanciare un progetto preciso in tal senso (InNov@FIMMG, N.d.R.) nel quale il medico della persona malata diventa il fulcro principale di approccio alle patologie, con tanto di ambulatorio dotato di macchinari per l’elettrocardiogramma, spirometria, controllo della glicemia: insomma tutta una serie di strumenti atti a misurare parametri per i quali di solito è necessario rivolgersi ad una struttura ospedaliera.

Si tratta seriamente di una cura a km zero attraverso i medici di famiglia. Quel che bisognerà scoprire è se si tratta in effetti di un approccio possibile da attuare. Perché è vero che statisticamente per malattie come la BPCO ed il diabete vi è un abbattimento dei costi potenziali ampio, ma sono preparati abbastanza i medici di famiglia? Ed i malati si fideranno? Sono due fattori dei quali bisogna tenere conto. Senza contare che data l’attuale situazione di crisi del paese e la gestione economica non sempre lineare delle Regioni non è facile immaginare come possa partire velocemente un tale approccio. Inutile far finta di non vedere come in alcune città i sanitari abbiano problemi a gestire anche le semplici ricette e la computerizzazione delle stesse. Giacomo Milillo, Segretario Nazionale FIMMG è ottimista, e non manca di sottolineare il risparmio che si potrà ottenere:

Non vogliamo più aspettare che i pazienti arrivino nei nostri studi con il loro carico di sintomi, ma essere noi per primi a individuare tempestivamente le loro criticità e a gestirle correttamente, contrastando efficacemente il loro peggioramento.[…] I medici saranno in grado di fornire servizi avanzati sul territorio senza oneri aggiuntivi, dotandosi di strumenti diagnostici di primo livello come spirometri, elettrocardiografi, holter pressori, ecografi, nonché dotazioni telematiche. Esami a basso costo, facili da eseguire e replicare, non invasivi e capaci di indicare chi abbia bisogno di un’indagine ulteriore”

Le cure diventerebbero quindi meno onerose. Ma questo non toglie che per quanto l’entusiasmo sia alto, molti particolari siano da mettere a punto con maggiore chiarezza.

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