Home » Medicina News » Olimpiadi Rio 2016, Boxe: i traumi più frequenti

Olimpiadi Rio 2016, Boxe: i traumi più frequenti

Tra le discipline delle Olimpiadi di Rio 2016 vi è anche la boxe. Quali sono i traumi più frequenti che possono occorrere durante l’esecuzione di questa disciplina e quindi quelli di cui i nostri atleti in Brasile possono rimanere vittime? Scopriamolo insieme.

Traumi al viso

I principali traumi che un pugile può subire, a causa della stessa natura sportiva della boxe sono legati al viso ed alla testa. I pugni infatti nella maggior parte dei casi, nel tentativo di tramortire l’avversario e conquistare il punteggio, sono rivolti verso la parte superiore del corpo. Questo può portare a deviazioni e rotture del setto nasale, fratture degli zigomi, traumi cranici nei casi più gravi. Una ricerca ha recentemente sostenuto che dopo 6 anni di attività pugilistica, la boxe sia in grado di causare conseguenze a carico del cervello.

Contrattura muscolare

Tra i possibili traumi vi sono anche quelli a carico dell’apparato muscolo-scheletrico. La contrattura muscolare è uno dei problemi di cui i nostri atleti alle Olimpiadi di Rio 2016 potrebbero soffrire con facilità. Nello specifico parliamo di un “pre-stiramento” del muscolo con un successivo indurimento dello stesso. Esso avviene quando i tessuti vengono spinti oltre il proprio limite. La “contrattura” è una sorta di difesa che il corpo umano contrappone a tale sforzo.

Lo strappo muscolare, altra possibilità, è invece lo strappo delle  fibre muscolari ed è caratterizzato da tre gradi di gravità. Esso può manifestarsi in caso di uno scatto improvviso.

Pubalgia

La pubalgia è invece un’infiammazione dolorosa causata da un organismo sovraffaticato. Essa colpisce le inserzioni dei muscoli adduttori della coscia ed è causata o da un sovraccarico funzionale o da microtraumi ripetuti della parte. E’ per evitare patologie di questo genere che prima di un incontro i boxer devono essere ben allenati e con una muscolatura calda. Portare il proprio organismo al limite quando non è pronto a farlo, può rivelarsi infatti solo controproducente.

Photo Credit | Thinkstock

Fonte | KickBocking Perugia