Home » MEDICINA TRADIZIONALE » Aids » Antiretrovirali come prevenzione per i gay?

Antiretrovirali come prevenzione per i gay?

Un pillola preventiva per le persone omosessuali nei confronti dell’Aids. Questo perchè, secondo un allarme lanciato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, statisticamente questa categoria possiede un 19% in più di possibilità di contagio dal virus.

 

Sebbene l’idea di una possibile prevenzione più attiva sia magnifica, non sappiamo come porci eticamente davanti a questo suggerimento. L’Aids è una malattia pericolosa, senza attuale cura e tenuta sotto controllo dai farmaci antiretrovirali. Il consigliare nelle linee guida dell’HIV alle persone gay di assumere come profilassi preventiva un medicinale ci sembra poco adeguato: come se volessimo obbligare tutte le donne sessualmente attive e particolarmente portate per l’attività sessuale di prendere a prescindere la pillola, piuttosto che utilizzare un altro metodo contraccettivo.

Il farmaco prescelto sarebbe il Truvada, e l’invito alla sua assunzione arriva direttamente dal direttore del dipartimento HIV dell’Organizzazione mondiale della Sanità Gottfried Hirnschall:

Constatiamo una esplosione dell’epidemia in questo gruppo a rischio soprattutto per un abbassamento della guardia dal punto di vista della prevenzione Se gli omosessuali seguissero questa profilassi si potrebbero evitare un milione di nuovi contagi in dieci anni.

Quello che desideriamo non si percepisca da queste parole è che l’HIV possa essere inteso come un virus che mette in pericolo solo le persone di orientamento omosessuale. L’AIDS è una vera piaga per diverse categorie di persone, ivi comprese quelle eterosessuali. E’ la scarsa attenzione alla prevenzione ed all’utilizzo di preservativi durante il rapporto sessuale a dare il via libera ai contagi. Ed altri comportamenti a rischio che provocano lo scambio di fluidi.

La pillola da assumere come prevenzione era già stata suggerita lo scorso maggio dalle autorità sanitarie statunitensi, le quali avevano consigliato i farmaci a tutti i gruppi a rischio. Diversi studi hanno sottolineato come una capsula o pastiglia di antiretrovirale unita al preservativo sia in grado di abbassare il rischio di contagio del 25% Voi cosa ne pensate dell’intera decisione della
composizione di queste linee guida?

Photo Credit | Thinstock