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I casi di diabete potrebbero raddoppiare in 25 anni

Se non decidiamo di mangiare meglio e fare più esercizio fisico, i casi di diabete raddoppieranno entro il 2034 e i costi per l’assistenza sanitaria triplicheranno, secondo un nuovo rapporto che dipinge un quadro preoccupante del futuro. Con il diabete, l’organismo non riesce a metabolizzare il glucosio, o zucchero nel sangue. Il diabete è la principale causa di amputazioni, cecità, e malattie ai reni.

L’obesità, una dieta povera e la mancanza di esercizio fisico sono tutti i fattori che hanno contribuito ad un aumento già grave di diabete di tipo 2, la varietà che è in gran parte prevenibile e comprende circa il 95% di tutti i casi di diabete. Un esempio di com’è fuori controllo la situazione lo mostra uno studio del 1991 che prevedeva che i casi di diabete negli Stati Uniti sarebbero raddoppiati, da 6,5 milioni nel 1987 a 11,6 milioni nel 2030. Oggi siamo già a 23,7 milioni di casi.

Se non cambiamo le nostre abitudini alimentari e di esercizio o troviamo nuovi, più efficaci e meno costosi metodi per prevenire e curare il diabete, ci troveremo in un mare di guai

ha spiegato l’autore principale dello studio, Dr. Elbert Huang, assistente professore di medicina presso l’Università di Chicago. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Diabetes Care.

La previsione dei costi connessi con la malattia passerà da 113 miliardi dollari all’anno di ora a 336 miliardi dollari nel 2034, anche senza aumento della prevalenza di obesità.  Gran parte dell’aumento dei casi e dei costi riguarderà gli anziani, circa 77 milioni gli americani stimati nati tra il 1946 e il 1957, che si stanno avvicinando all’età della pensione. Se il diabete è diagnosticato prima nella vita, i trattamenti sono più efficaci, e le persone possono vivere più a lungo.

I più colpiti sono generalmente quelli meno sani, rispetto alla generazione precedente. La metà degli americani tra i 55 e i 64 anni soffre di pressione alta, un importante fattore di rischio per malattie cardiache e ictus, secondo un rapporto del 2005 dal Centers for Diseases Control and Prevention.

Spiega il co-autore Michael O’Grady, del National Opinion Research Center dell’Università di Chicago:

Le implicazioni di ordine pubblico sono enormi. Questa è una sfida seria al servizio sanitario e ad ogni altro piano per la salute del Paese. Il costo del non fare nulla è il significativo aumento del dolore e della sofferenza della popolazione e un onere finanziario che minaccia la solidità finanziaria degli assicuratori sia pubblici che privati.

[Fonte: Livescience]