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Tumore polmone in fase avanzata, quali cure possibili? Oncologo risponde

Richiesta di Consulto Medico
Buonasera,mia madre ha 67 ed ha un tumore al polmone in stato avanzato. Dall’indagine PET TB del 04-05-2015 risulta quanto segue: L’indagine PET, mediante acquisizioni a partire dalla radice delle cosce fino alla base cranica, ha evidenziato ampia area di patologico accumulo del radiofarmaco in corrispondenza della nota lesione eteroplastica localizzata nel lobo inferiore sx (SUVmax=18.24). Ulteriori aree circoscritte ipermetaboliche si rilevano a livello di adenopatie in sede precarenale sx (SUVmax=7.49) ed ilare polmonare sinistra (SUVmax=10), nonchè a carico di plurime lesioni scheletriche, in particolare: soma di D1 e contigua porzione del processo trasverso sx (SUVmax=14.39), processo trasverso sx di D7, processo trasverso dx di D12, emilato destr del sacro (SUVmax=15.61) e ala iliaca sx (SUVmax=12). ……..

 

……….I suddetti reperti sono ascrivibili a localizzazioni di natura eteroplastica. Si rilevano inoltre due aree focali iperattive a livello di formazioni corticali in entrambi i reni, in particolare una localizzata al III medio-superiore di dx (SUVmax=9.96) e l’altra al III inferiore di sx (SUVmax=10.1), sospette per localizzazioni secondarie. Non può fare chemioterapia per transaminasi alte probabilmente a causa di somministrazione di farmaco macladin per errata diagnosi. Quali possibili cure o interventi si possono effettuare? Grazie infinite per la risposta.

 

 

Specializzazione Oncologia
Tipo di Problema Tumore al polomone

Risponde il dott. Carlo Pastore oncologo e chemioterapista, consulente per l’area oncologica e per l‘ipertermia capacitiva per l’Hilu Medical Center (Marbella, Spagna) e presso il Centro di Medicina Integrativa in Malaga (Spagna), nonché responsabile della divisione di oncologia medica ed ipertermia oncologica della Casa di Cura Villa Salaria in Roma, membro dell’ESHO (European Society for Hyperthermic Oncology). Per contatti www.ipertermiaitalia.it

 

Gentile Utente,

si tratta di una patologia in fase diffusiva. Si può comunque tentare di impostare una terapia di supporto che migliori la condizione epatica e poi iniziare magari con una monochemioterapia e con denosumab o acido zoledronico per la parte scheletrica. Suggerirei anche di valutare un trattamento radiante sulle sedi più compromesse. L’ipertermia oncologica può rivestire in tutto ciò un ruolo di coadiuvante sinergico rispetto ai trattamenti principali.

Cari saluti

Dott. Carlo Pastore, oncologo – www.ipertermiaitalia.it

 

 

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E’ doveroso ricordare che non si effettuano diagnosi online e neppure si prescrivono terapie : Medicinalive e gli esperti coinvolti propongono contenuti a scopo esclusivamente informativo, che mai, in nessun caso possono sostituire una visita specialistica diretta o il rapporto con il proprio medico curante, le uniche basi attraverso cui dopo una diagnosi certificata ed una visita clinica è possibile prescrivere un qualunque trattamento.

 

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