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Aids, via il virus con la genetica

Eliminare il virus dell’AIDS dal DNA: un gruppo di scienziati italiani ed americani è riuscito nell’intento grazie all’utilizzo di una “forbice” molecolare. Si tratta per il momento di un esperimento eseguito solo in laboratorio, ma le sue applicazioni promettono di essere notevoli.

E’ infatti la prima volta che i ricercatori sono riusciti ad eliminare completamente il virus da cellule e tessuti prelevate da persone sieropositive. Si tratta di una procedura di editing genetico unica nella letteratura medica messa a punto dall’Università degli Studi di Milano e dalla Temple University  e spiegata in un articolo pubblicato sulla rivista di settore Gene Therapy. Ovviamente il fine ultimo è quello di eradicare il virus dell’HIV dalle cellule dei pazienti: ciò che si è riusciti ad ottenere getta le basi per mettere a punto un trattamento definitivo contro la malattia.

Sebbene infatti le terapie antiretrovirali abbiano dimostrato di essere particolarmente avanzate nel trattamento, una vera e propria guarigione da questa patologia non è ancora possibile. Per giungere al loro risultato gli scienziati italiani ed americani hanno utilizzato la tecnica Crispr/Cas9, che consente di tagliare il genoma di un organismo in qualsiasi punto in maniera precisa, aggiungendo, rimuovendo o cambiando la sequenza di geni specifici. Dando modo ai genetisti di gestire in pieno lo stesso.  Come spiega all’AdnKronos il ricercatore milanese Pasquale Ferrante:

Finora, grazie al “taglia e cuci” del Dna, l’obiettivo era stato centrato su cellule infettate sperimentalmente. Ora, per la prima volta, siamo riusciti a rimuovere il genoma virale da cellule e tessuti umani prelevati da pazienti sieropositivi all’Hiv. Il prossimo passo sarà replicare questo successo su animali vicini all’uomo, e successivamente avviare i primi test clinici.

La stima è che le prime sperimentazioni sull’uomo possano essere raggiunte tra i 12 ed  24 mesi, previa autorizzazione tra un anno della Food And Drug Administration. Tempo nel quale gli scienziati potranno affinare la tecnica rendendola perfetta.

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