Home » MEDICINA TRADIZIONALE » Ricerca e Sperimentazione » Naso ricostruito con staminali dentro un braccio

Naso ricostruito con staminali dentro un braccio

Un naso che cresce su un braccio. Un particolare da film dell’orrore nella fantasia, un miracolo ed una speranza nella realtà della vita. E più di preciso presso il King’s College di Londra, dove grazie alle cellule staminali un team di ricercatori sta facendo “ricrescere” il naso sull’avambraccio ad un uomo che lo aveva perso a causa di un tumore.

Un avvenimento straordinario, incredibile sia nella suo svolgimento tecnico che per le conseguenze che un tale passo in avanti della scienza potrà avere. E’ indubbio che si tratti di un uso decisamente pionieristico delle cellule staminali. Entro circa due mesi, così come a rivelato il programma televisivo “BBC Focus”, l’uomo potrebbe tornare ad avere un naso perfettamente funzionante. Si tratta di una vera e propria sfida medica che al momento gli scienziati britannici stanno vincendo.

I ricercatori inglesi sono partiti da un modello di vetro di naso spruzzato di un materiale sintetico appositamente pensato per creare una “impalcatura” alle cellule staminali del paziente, che hanno man mano ricreato la cartilagine del naso. Contestualmente, grazie ad un palloncino apposito, è stato creato dello “spazio” all’interno del braccio del paziente nel quale “inserire” il naso per dargli modo di crescere.  Ad oggi sono circa due mesi che il naso ha preso il posto di questi palloncino, sviluppano nervi e capillari oltre che la pelle. Secondo le rilevazioni fatte dalla squadra di medici, entro un mese sarà pronto per essere impiantato nel viso. Racconta Alex Seifalian, coordinatore della ricerca:

Il naso sarà esattamente uguale a quello perso dal paziente, quello originale era un po’ storto e gli abbiamo chiesto se lo voleva più dritto, ma lui ha detto di no.

Si tratta del primo organo ricostruito interamente con le staminali. Il traguardo più vicino raggiunto finora era stata la ricostruzione (sempre in un braccio, N.d.R.) di un orecchio utilizzando la cartilagine prelevata da una costola.

King’s College

Photo Credit | Thinkstock