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Aviaria, allevatore contagiato ma nessun allarme

Un uomo è stato trovato positivo al virus dell’aviaria H7N7 dopo un contatto avvenuto per motivi professionali con i volatili malati riscontrati negli allevamenti sequestrato in Emilia Romagna. Lo conferma l’Istituto Superiore di Sanità sottolineando al contempo la necessità di non lanciare allarmi inutili.
Il virus H7N7 infatti, come spiega l’Iss in una nota, non è facilmente trasmissibile all’uomo che può rimanerne infettato solo se si trova a contato diretto con l’animale malato o deceduto. Non solo, il ceppo di influenza aviaria riscontrato nei volatili italiani è differente dall’H5N1 di qualche anno fa o da quello dell’aviaria cinese, l’H7N9: esso tende a causare nell’uomo una patologia molto lieve, come la congiuntivite, e la scarsa capacità che ha di trasmettersi tra gli uomini fa si che i focolai “umani” tendano a limitarsi in modo automatico senza creare problemi evidenti. Sottolinea l’Istituto superiore della Sanità:

Il rischio di trasmissione da uomo a uomo del virus H7N7 e’ molto basso e, comunque, contrarre tale virus porta a patologie assolutamente lievi come congiuntiviti o sintomi influenzali.

Questo non significa però che l’infezione debba essere lasciata correre, motivo per il quale gli animali malati sono stati sottoposti a sequestro per essere eliminati. Per farvi comprendere meglio la situazione, nel 2003 venne rilevato in Olanda un focolaio di circa 80 casi di H7N7. Solo una persona ebbe dei problemi più seri, sviluppando una polmonite. Paragonata con i danni e le morti che hanno causato la H5N1 e la H7N9, è evidente che si tratta di un’infezione non pericolosa.

Motivazione per la quale è inutile lasciarsi andare o dare spazio ad allarmismi inutili e psicosi ingiustificate. Reazioni non corrette possono infatti mettere a dura prova interi settori produttivi, sui quali spesso si fonda la sopravvivenza economica di centinaia di persone. E questo, paragonato ad una congiuntivite, rappresenta davvero un grande problema. Non vi sono controindicazioni alimentari, ricordatelo.

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